Circolo del cinema di Bellinzona


casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

clint eastwooD    

regista  settembre 2010 - MAGGIO 2011

 

THE BRIDGES OF MADISON COUNTY

I PONTI DI MADISON COUNTY, 1995


Sceneggiatura: Richard LaGravenese, dal romanzo di Robert James Waller; fotografia: Jack N. Green; montaggio: Joel Cox; musica: Lennie Niehaus (Doe Eyes di Lennie Niehaus e Clint Eastwood); interpreti: Meryl Streep, Clint Eastwood, Annie Corley, Viktor Slezak, Jim Haynie...; produzione: Clint Eastwood e Kathleen Kennedy per Malpaso e Amblin.


35mm, colore, v.o. st. f/t, 135'


Iowa, 1965: mentre il marito (Haynie) e i figli sono assenti per quattro giorni, Francesca Johnson (Streep) conosce il maturo fotografo Robert Kincaid (Eastwood), che sta facendo un reportage sui ponti coperti della contea per National Geographic. Lei è un'italiana sposa di guerra, delusa dal sogno americano; lui un solitario fiero di essere tale. Sarà grande amore, ma Francesca non avrà il coraggio di lasciare la famiglia, e non lo rivedrà più. Molti anni dopo, morti sia Francesca che Robert, i due figli Carolyn (Corley) e Michael (Slezak) ne rivivono la storia sui diari materni, traendone più di una lezione.


Eastwood (che ha sostituito alla regia Robert Redford e Bruce Beresford) affronta il melodramma da par suo: asciuga l'enfasi ma non respinge la commozione, ricostruisce col massimo realismo il sorgere simultaneo di una duplice seduzione, e sottolinea l'inevitabile tragicità del tempo che scorre verso la morte. Dirige magistralmente la Streep e si prende più di un rischio in un territorio che finora gli era estraneo: ma se la parte centrale è debole, l'idea dei due figli che scoprono la verità sulla madre rende profonda una storia che altrimenti rischierebbe di essere l'ennesimo remake di Breve incontro. Dal bestseller omonimo di Robert James Waller, adattato da Richard LaGravenese. Fotografia di Jack N. Green. Eastwood è coautore, con Lennie Niehaus, del tema musicale e pare che sul set sia scoccata più di una scintilla tra i due protagonisti.