Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

7 SETTEMBRE -

9 OTTOBRE 2018

CINEBABEL

BRASIL

 
  1. BARRAVENTO

  2. DEUS E O DIABO NA TERRA DO SOL
    IL DIO NERO E IL DIAVOLO BIONDO

  3. TERRA EM TRANSE
    TERRA IN TRANCE

  4. O DRAGÃO DA MALDADE CONTRA O SANTO GUERREIRO
    ANTONIO DAS MORTES

  5. SÃO BERNARDO

  6. BIRDWATCHERS – LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI

  7. BOI NEON
    NEON BULL

  8. AQUARIUS

  9. MÃE SÓ HA UMA
    DON’T CALL ME SON

  10. ARÁBIA
    ARABY

  11. COMO NOSSOS PAIS
    JUST LIKE OUR PARENTS

  12. FAVELA OLIMPICA

  13. FERRUGEM
    RUST

DEUS E O DIABO NA TERRA DO SOL
IL DIO NERO E IL DIAVOLO BIONDO

Brasile 1964
Glauber Rocha

Con Geraldo Del Rey, Yona Magalhïes, Mauricío Do Valle, Lidio Silva, Othon Bastos…
Bianco e nero, v.o. portoghese, st. f/t, 115'

Un povero contadino del Nordeste, Manuel (Del Rey) si unisce alla banda di un ambiguo santone, il "beato" Sebastião (Silva) e finisce col prenderne il posto, diventando cangaceiro col nome di Satanás. Ma nel sertão compare il sicario Antonio das Mortes (Do Valle) col compito di uccidere tutti i "beati", strumento ambivalente e cieco della dialettica storica: da una parte è al soldo dei proprietari terrieri e della Chiesa, ma dall'altro fa anche giustizia delle rivolte sbagliate, mito di morte che rappresenta comunque per i diseredati una vera liberazione.


Storia a forti tinte, fluviale e abbastanza confusa, narrata con la mediazione di un cantastorie e di molte canzoni, con un finale aperto dove Manuel continua a correre nel sertão e il cantastorie spiega che il mondo non è né di Dio né del Diavolo, ma solo dell'uomo. Capostipite del Cinema Nôvo brasiliano, affascinò soprattutto i critici europei per il suo stile grezzo e povero (l'uso frequente della macchina a mano che sottolinea con le sue imperfezioni di ripresa la drammaticità del Nordeste brasiliano), il tono populista e finto-ingenuo (dove si mescolano la cultura popolare, la tradizione barocca, le influenze di una religiosità mistica e violenta). Può ancher lasciar sconcertato lo spettatore che non condivide l'ossessione di Rocha "scompaginare ciò che è ordinato" per definire un possibile nuovo ordine narrativo. Il sicario Antonio das Mortes sarà protagonista, nel 1969, del film omonimo, sempre di Rocha.

(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2017, Milano, Baldini&Castoldi, 2016)