Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

7 SETTEMBRE -

9 OTTOBRE 2018

CINEBABEL

BRASIL

 
  1. BARRAVENTO

  2. DEUS E O DIABO NA TERRA DO SOL
    IL DIO NERO E IL DIAVOLO BIONDO

  3. TERRA EM TRANSE
    TERRA IN TRANCE

  4. O DRAGÃO DA MALDADE CONTRA O SANTO GUERREIRO
    ANTONIO DAS MORTES

  5. SÃO BERNARDO

  6. BIRDWATCHERS – LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI

  7. BOI NEON
    NEON BULL

  8. AQUARIUS

  9. MÃE SÓ HA UMA
    DON’T CALL ME SON

  10. ARÁBIA
    ARABY

  11. COMO NOSSOS PAIS
    JUST LIKE OUR PARENTS

  12. FAVELA OLIMPICA

  13. FERRUGEM
    RUST

BOI NEON
NEON BULL

Brasile/Uruguay/Olanda 2015
Gabriel Mascaro

Con Juliano Cazarré, Maeve Jinkins, Alyne Santana, Carlos Pessoa, Vinícius De Oliveira…
Colore, v.o. portoghese, st. f, 101'

Nel Nordest del Brasile, Iremar (Cazarré) prepara le bestie per le Vaquejadas, rodei spettacolo in cui due uomini a cavallo cercano di atterrare un toro strattonandolo per la coda. Di arena in arena, insieme a lui viaggiano la ballerina Galega, con la figlia Cacà, e due assistenti. Mentre nel cuore di Iremar c'è il sogno di sfondare come stilista nel mondo del tessile, l'arrivo di un nuovo e prestante vaccaro sembra rompere l'equilibrio della carovana.


Lontano dalle metropoli e dalle loro dinamiche, e soprattutto in netta controtendenza rispetto a molto cinema brasiliano contemporaneo, Mascaro segue le storie di personaggi che non hanno nulla a che vedere con la frenesia delle grandi città, preferendo concentrarsi su uomini e donne alle prese con attività quotidiane che si ripetono costantemente, seguendo quei ritmi naturali che sembrano appartenere a un'altra epoca. Per fare questo, li mette in scena attraverso l'unico punto di vista possibile: quello dell'amore. Boi Neon è un film che ama i suoi protagonisti, e li rende vivi, esaltando la fisicità di corpi che attraversano uno schermo fissato ad altezza d'uomo. Ecco perché anche la scena di sesso (presumibilmente reale) non irrita bensì appassiona, scansando di forza qualsiasi facile accusa di voyeurismo: perché è il culmine di una narrazione che man mano si fa sempre più avvincente, nonostante la sua dichiarata antispettacolarità. Premio speciale della giuria nella sezione "Orizzonti" della Mostra di Venezia 2015.

(Giacomo Calzoni, in "Cineforum", 548, ottobre 2015)