Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

12 SETTEMBRE 2016 -

20 MAGGIO 2017

ROBERTO ROSSELLINI

1945–1959

 

GERMANIA ANNO ZERO

Italia/Francia/Germania 1948

Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Carlo Lizzani, Max Colpet, da un soggetto di Roberto Rossellini; fotografia: Robert Juillard; montaggio: Eraldo da Roma; scenografia: Roberto Filippone; musica: Renzo Rossellini;
interpreti:Edmund Moeschke, Ingetraud Hintze, Franz Krüger, Barbara Hintz, Ernst Pittschau, Eric Gühne;
produzione: Alfredo Guarini, Roberto Rossellini per Tevere Film/Salvo D'Angelo/Sadfilm.

Bianco e nero, v.o. tedesca, st. f, 75'

All'indomani della seconda guerra mondiale, in una Berlino semidistrutta dai bombardamenti, il tredicenne Edmund Köhler (Moeschke) vive di espedienti, cercando di mantenere il padre invalido, mentre il fratello è ricercato come ex nazista e la sorella si prostituisce. Sobillato da un professore nazista (Gühne), avvelenerà il padre, per poi buttarsi da una casa diroccata.


Conclusione disperata (Rossellini aveva da poco perduto il figlio Romano) dell'ideale trilogia che comprende Roma città aperta e Paisà. Scarno e straziante, forse il film che meglio esprime la poetica realista del regista: muovendo la macchina da presa tra le macerie, Rossellini fonde "investigazione sociale e investigazione morale" cogliendo senza retorica lo spirito di una città dove, dice la voce fuori campo all'inizio, le persone "vivono nella tragedia come nel loro elemento naturale". Pregnante la scelta di fare di Edmund, fisicamente, un prototipo del giovane ariano. Premiato al festival di Locarno (miglior film e miglior sceneggiatura), ebbe vita breve e magri incassi nelle sale italiane.
(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini&Castoldi, 2013)

In collaborazione con

  1. Cinémathèque suisse, Lausanne

Per l’ottenimento delle copie si ringrazia:

  1. Per le copie restaurate in DCP e per i diritti sui film, si ringrazia sentitamente la Cinémathèque suisse di Losanna.