Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

2 SETTEMBRE 2016 -

15 NOVEMBRE 2016

Fare la differenza

Sentieri cinematografici nei boschi dell’identità plurale

 

DR. JEKYLL AND MISTER HYDE

IL DOTTOR JEKYLL
Robert Mamoulian, Usa 1932

Sceneggiatura: Samuel Hoffstein, Percy Heath, dal racconto The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde di R.L. Stevenson; fotografia: Karl Struss; montaggio: William Shae; scenografia: Hans Dreier;
interpreti: Fredric March, Miriam Hopkins, Rose Hobart, Holmes Herbet, Halliwell Hobbes, Edgar Norton;
produzione: Robert Mamoulian per Paramount.

Bianco e nero, v.o. inglese, st. it, 97’

Nella Londra della fine del secolo scorso, un dottore (March) scopre di avere una doppia personalità: stimato professionista, cela dentro di sé un orribile alter ego, mister Hyde, che libera con l’aiuto di una pozione di sua invenzione e che si rivela autore di ogni nefandezza ed efferati crimini.


All’inizio della stagione del sonoro, il film conquistò il pubblico con una lettura dichiaratamente sessuale del capolavoro di Robert Louis Stevenson: inventando due personaggi femminili che non esistono nel libro – la fidanzata Muriel (Hobart) e la prostituta Ivy (una bravissima Hopkins) – Mamoulian non rappresenta, attraverso l’opposizione di Jekyll e Hyde, la lotta tra il Bene e il Male, ma piuttosto il dramma di due tipi di personaggi diversamente complessati e condizionati: Jekyll è un puritano represso costretto ad aspettare otto mesi per poter sposare la fidanzata, Hyde un selvaggio incapace di trattenere i suoi istinti sessuali (…). Questo scontro tra Natura e Civiltà venne reso ancor più ambiguo da Mamoulian con l’utilizzo di inquadrature soggettive (…) e con una serie di trucchi che permisero di girare in una sola sequenza la trasformazione di Jekyll in Hyde che avviene nel laboratorio e nel parco (e che a tanti anni di distanza lascia ancora a bocca aperta). Celeberrima la scena del lento spogliarello di Ivy davanti a Hyde, con la macchina da presa che inquadra a lungo la gamba nuda della ragazza che oscilla lentamente. Oscar come miglior attore a Fredric March, per la prima e unica volta nella storia del premio, ex aequo con Wallace Beery per Il campione (…) Primo film straniero che la censura tedesca bandì dagli schermi nazionali dopo l’avvento di Hitler al potere.
(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini&Castoldi, 2013)

In collaborazione con:

  1. Inter-Agire

  2. UNITAS

  3. Imbarco immediato

Per l’ottenimento delle copie si ringrazia:

  1. Cinémathèque suisse, Lausanne

  2. Trigon-film, Ennetbaden

  3. Pathé Films, Zürich

  4. Ascot-Elite, Zürich

  5. Ventura Film, Meride

  6. Agora Films, Genève

  7. Praesens Film/MPCL, Zürich

  8. Arthouse Movie, Zürich

  9. Associazione REC, Lugano


  10. Per il film La passion de Jeanne d’Arc di Carl Theodor Dreyer non siamo riusciti, nonostante i nostri tentativi, ad ottenere risposta dagli aventi diritto. Siamo comunque disponibili a soddisfare eventuali pretese in tal senso.