Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

14 GENNAIO 2015 -

28 MARZO 2015

ELIA KAZAN

(e i suoi attori) - Parte prima: 1945 – 1953

 

THE SEA OF GRASS

MARE D’ERBA (1947)
Sceneggiatura: Marguerite Roberts, Vincent Lawrence, dal romanzo di Conrad Richter; fotografia: Harry Stradling; scenografia: Cedric Gibbons, Paul Groesse; musica: Herbert Stothart.
Interpreti: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Melvyn Douglas, Robert Walker, Phyllis Thaxter, Edgar Buchanan, Harry Carey, Ruth Nelson, Robert Armstrong…
Produzione: Pandro S. Berman per Metro-Goldwyn-Mayer.
Bianco e nero, v.o. st. f, 123’

Nuovo Messico, 1880: un latifondista dispotico (Tracy) sposa una ragazza di città (Hepburn), che presto lo tradisce e ha un figlio dal suo rivale (Douglas), in lotta per la distribuzione della terra. Il marito la caccia e si tiene il bambino: si ritroveranno vent’anni più tardi, dopo la tragica morte del ragazzo.
Dal romanzo di Conrad Richter, sceneggiato da Marguerite Roberts e Vincent Lawrence, un melodramma familiare cui Kazan (alla seconda regia) avrebbe voluto dare un respiro epico alla Dovzenko. Ma la faccia di Tracy, ammise lo stesso regista, “assomigliava all’interno di un melone tenero e dolce”, e le convenzioni hollywoodiane hanno spesso la meglio. (Mereghetti)

Ero arrivato a Hollywood, alla M-G-M, per una grande avventura, ma ero finito in un’organizzazione strutturata che fabbricava prodotti come alla catena di montaggio, tanti film all’anno. La M-G-M era fedele alla propria immagine, che non ignoravo, quella di un complesso industriale. Proprio così funzionava. Allo studio, tutte le decisioni erano prese da uomini che facevano girare la macchina. Chi erano? Pandro Berman? Sicuramente no. Egli ubbidiva agli ordini. Chi glieli dava? Uno degli uomini di potere si chiamava Cedric Gibbons, incaricato della scenografia, della “direzione artistica”, che vegliava a che gli sfondi dei film fossero disegnati, costruiti, dipinti e montati. È lui che aveva preso la decisione, ben prima che m’ingaggiassero, di girare il mio film davanti a uno schermo di proiezione in trasparenza, e non nella piena natura come mi aspettavo (…) Questi erano gli uomini responsabili delle decisioni artistiche, non gli artisti. Erano degli industriali. Da parte mia avevo commesso un errore e avrei dovuto pagare per questo errore. Forse non l’avrei commesso un’altra volta. (Elia Kazan)


Schede tecniche da:
Alfredo Rossi, Elia Kazan, Firenze, La Nuova Italia (Il Castoro Cinema), 1977; e da www.imdb.com.
Sinossi e giudizi critici da:
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2013.
Dichiarazioni di Elia Kazan da:
Elia Kazan, Une vie, Paris, Grasset, 1989 [traduzione dal francese di Michele Dell’Ambrogio]

In collaborazione con:

  1. Festival del film Locarno

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Cinémathèque suisse, Losanna

  2. Praesens Film, Zürich

  3. Hollywood Classics, London

  4. Park Circus, Glasgow