Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

14 GENNAIO 2015 -

28 MARZO 2015

ELIA KAZAN

(e i suoi attori) - Parte prima: 1945 – 1953

 

PINKY

PINKY, LA NEGRA BIANCA (1949)
Sceneggiatura: Philip Dunne, Dudley Nichols, dal romanzo Quality di Cid Rocketts Sumner; fotografia: Joe McDonald; scenografia: Lyle Wheeler, J. Russell Spencer; musica: Alfred Newman.
Interpreti: Jeanne Crain, Ethel Barrymore, Ethel Waters, William Lundigan, Basil Ruysdael, Kenny Washington, Nina Mae McKinney, Griff Barnett, Frederik O’ Neal, Evelyn Varden…
Produzione: Darryl F. Zanuck per 20th Century Fox.
Bianco e nero, v.o st. f, 102’

Diplomatasi infermiera a Boston, Pinky Johnson (Crain), una ragazza nera dalla pelle chiara, torna nel profondo Sud, dove accudisce l’anziana e burbera Miss Em (Barrymore), diventandone amica. Dopo la morte di Miss Em, i parenti, beffati dal testamento, accuseranno Pinky di omicidio.
Storia di una presa di coscienza di razza in anticipo sui tempi, anche se le semplificazioni retoriche non mancano e tutto risulta fin troppo addolcito. Non tra i film preferiti del regista – che sostituì John Ford dopo dieci giorni di riprese. (Mereghetti)

Giunto a metà delle riprese, l’evidenza mi colpì come una frustata: ancora non sapevo come fare un film, dato che il mio solo talento consisteva nello spiegare agli attori ciò che mi aspettavo da loro; e questo non era sufficiente (…) Disponevo di un cameraman capace e gioviale, che sapeva sempre suggerirmi dove piazzare la macchina da presa, e io ero sempre d’accordo, perché non avrei saputo fare meglio. Avevo chiesto che un montatore fosse presente sul set e Zanuck mi aveva fornito un uomo di esperienza, che aspirava alla regia. Mi diceva quali primi piani inserire una volta girata la scena in continuità e, dato che non avevo nessun suggerimento “definitivo” da dare, seguivo le sue raccomandazioni. E lui ben presto si installò confortevolmente in questo ruolo. Mi sembrò allora molto chiaro che, dopo aver fatto quattro film e strappato un Oscar per la regia, rimanevo un regista di teatro (…) Non ero adatto ad esercitare il mio mestiere. Così decisi di occupare tutto il tempo che mi restava dopo questo film per apprendere la tecnica cinematografica propriamente detta.


Schede tecniche da:
Alfredo Rossi, Elia Kazan, Firenze, La Nuova Italia (Il Castoro Cinema), 1977; e da www.imdb.com.
Sinossi e giudizi critici da:
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2013.
Dichiarazioni di Elia Kazan da:
Elia Kazan, Une vie, Paris, Grasset, 1989 [traduzione dal francese di Michele Dell’Ambrogio]

In collaborazione con:

  1. Festival del film Locarno

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Cinémathèque suisse, Losanna

  2. Praesens Film, Zürich

  3. Hollywood Classics, London

  4. Park Circus, Glasgow