Circolo del cinema di Bellinzona

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2 NOVEMBRE -

19 DICEMBRE 2015

Cinema dal Mondo
SPECIALE MEDIO ORIENTE

 

ANA ARABIA Israele

Amos Gitai

Sceneggiatura: Amos Gitai, Marie-José Sanselme; fotografia: Giora Bejach; montaggio: Isabelle Ingold; suono: Alex Claude;
interpreti: Yuval Scharf, Yussuf Abu Warda, Sarah Adler, Assi Levy, Uri Gavriel, Norman Issa, Shady Srour…;
produzione: Amos Gitai, Michael Tapuah, Laurent Truchot, Israele/Francia 2013.
DCP, colore, v.o. ebraica, st. f, 85’
PREMIO ROBERT BRESSON, VENEZIA 2013.

Una giovane giornalista, Yael, si reca in un quartiere, tra Tel-Aviv e Jaffa, in cui israeliani e palestinesi convivono. Ha sentito parlare di una donna ebrea che, sopravvissuta ad Auschwitz, aveva sposato un arabo ed era andata a vivere lì. Nella sua visita ascolta ciò che il marito Youssef, da cui ebbe cinque figli e venticinque nipoti, ha da raccontarle e raccoglie anche le testimonianze di parenti e conoscenti.

Si tratta di una vicenda che si inserisce perfettamente nella filmografia del regista israeliano, da sempre attento ad indagare i perché di una rivalità (che spesso si trasforma in odio) tra due popoli che hanno saputo convivere nel passato e potrebbero tornare a farlo. Gitai sceglie di raccontare questa storia con un piano sequenza che ha la durata dell’intero film, che si svolge quindi in tempo reale. Sul piano simbolico la scelta è di grande valore, perché avvolge ed unisce due mondi, due culture e due memorie che si vorrebbero opposte realizzando un film senza stacchi, senza separazioni, neppure di montaggio.

(Giancarlo Zappoli, da www.mymovies.it)



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