Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH-6500 Bellinzona
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12 GENNAIO 2016 -
22 MARZO 2016
ELIA KAZAN
(e i suoi attori) - Parte seconda: 1954 – 1976
THE ARRANGEMENT
IL COMPROMESSO (1969)
Un tentato suicidio in automobile fa scoppiare la crisi di Eddie Anderson (Douglas), pubblicitario al colmo del successo: la moglie Florence (Kerr) ha paura di un ritorno di fiamma per l’ex amante Gwen (Dunaway), ma c’è anche l’angoscia per una vita senza autentici valori e un rapporto mai risolto con il vecchio padre (Boone). Quasi sul baratro della follia e umiliato dal cinico avvocato (Cronyn) della consorte, forse troverà un nuovo equilibrio nella prospettiva di una vita più semplice.
Il film tratto dal mio libro "Il compromesso", per il quale avevo appena firmato, m’importava più degli altri per una ragione molto semplice: era il più personale. Il libro continuava ad occupare il primo posto sulla lista dei best-sellers stabilita dal “New York Times” e la Warner, che aveva comprato i diritti del film, si aspettava un successo simile (…) Volevo avere Marlon Brando come protagonista, ero convinto che sarebbe stato perfetto. Ma Brando non era più lo stesso, aveva perso l’entusiasmo per la recitazione (…) Un agente mi aveva raccomandato di parlare con Kirk Douglas. Mi sembrò di una grande intelligenza, molto motivato e entusiasta (…) Ma mi resi presto conto che non era adatto al ruolo, era incapace di sembrare completamente abbattuto e disperato, come doveva essere il personaggio. Dopo dieci giorni di riprese, capii che avevo commesso un errore funesto, ma in una produzione di questo genere era impossibile cambiare.
Sceneggiatura: Elia Kazan, dal suo romanzo omonimo; fotografia: Robert Surtees; montaggio: ; scenografia: Malcolm C. Bert; musica: David Amram.
Interpreti: Kirk Douglas, Faye Dunaway, Deborah Kerr, Richard Boone, Hume Cronyn, Michael Higgins, Michael Murphy…
Produzione: Elia Kazan per Athena Enterprises/Warner Brothers.
Colore, v.o. st. f, 120’
Kazan condensa nel film, tratto da un proprio romanzo di successo, le riflessioni autobiografiche su una vita tormentata e densa di contraddizioni, segnata irreparabilmente dal tradimento consumato durante gli anni della tragedia maccartista. Ricco di brani folgoranti (come l’inizio) ed eccellente nella descrizione dei personaggi (la sua famiglia di vecchi immigrati, i colleghi di lavoro, lo psicanalista), il film insegue una possibile – e faticosa – rinascita che porta il protagonista a confrontarsi con temi che sarnno centrali negli imminenti anni Settanta, come il rifiuto del conformismo e una più marcata sensibilità antiborghese. Durissimo contro il matriarcato e l’esaltazione dei valori materiali fatta dalla cultura americana (…) il film mostra i suoi limiti nell’esaltare Gwen come il simbolo di una nuova moralità, anche sessuale. Ancora stupefacente invece la libertà formale di una regia che mescola fumetti e fotomontaggi e usa flashback ed ellissi per fare esplodere la linearità classica della narrazione.
Schede tecniche da:
Alfredo Rossi, Elia Kazan, Firenze, La Nuova Italia (Il Castoro Cinema), 1977; e da www.imdb.com.
Sinossi e giudizi critici da:
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2013.
Dichiarazioni di Elia Kazan da:
Elia Kazan, Une vie, Paris, Grasset, 1989 [traduzione dal francese di Michele Dell’Ambrogio]
In collaborazione con:
Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:
Per alcuni film non siamo riusciti a risalire agli aventi diritto.
Siamo comunque disponibili a rispondere a richieste in tal senso.
Presentato da: