Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

8 OTTOBRE 2013 -

15 NOVEMBRE 2013

IL SOGGETTO SENZA CONFINI
Sogni, illusioni e realtà alternative nel cinema contemporaneo

 

EYES WIDE SHUT

Stanley Kubrick, USA 1999
Soggetto e sceneggiatura: Stanley Kubrick, Frederic Raphael, dal romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler; fotografia: Larry Smith; montaggio: Nigel Galt; scenografia: Les Tomkins, Roy Walker; musica: Jocelyn Pook, Gyorgy Ligeti, Dmitri Shostakovic, Chris Isaak;
interpreti: Tom Cruise, Nicole Kidman, Sydney Pollack, Marie Richardson, Rade Sherbedgia, Todd Field, Vinessa Shaw, Alan Cumming…;
produzione: Stanley Kubrick per Warner Bros.
Blu-ray, colore, v.o. inglese st. it., 159’

Dal romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler. Belli, ricchi e apparentemente felici, William e Alice Hartford sono ad un veglione a casa di amici; lei balla con un uomo che le fa una corte discreta ma serrata, lui flirta con alcune ragazze. Ancora sotto l'effetto della festa alcuni giorni dopo Alice e William cominciano un pericoloso gioco della verità. Scioccato dalle rivelazioni di Alice, William esce e inizia una peregrinazione per la città che lo porterà a scoprire nuovi mondi, persone insolite e soprattutto qualcosa di sé. E di Alice.
(http://trovacinema.repubblica.it)

Eyes wide shut è un enigma irrisolvibile i cui caratteri sono tuttavia a disposizione davanti ai nostri occhi per essere percepiti, tradotti e capiti. L'ignoto è inscatolato, ma senza essere irraggiungibile, nel cuore del noto. Le immagini si susseguono in una dialettica tra ciò che esse mostrano e ciò che in realtà significano. Kubrick autentica continuamente ciò che appare finto, inteso come non appartenente alla sfera della realtà ma a quelle ambigue e (in)decifrabili del sogno e delle rappresentazioni (feste - orgie - riti - maschere - musica); e nello stesso tempo pervade di dubbio ciò che procede autentico e coerente di inquadratura in inquadratura. Contraddizioni feconde, figlie di un cervello curioso e sbalordito, agito dal caos dell'interiorità umana. Un cervello ostinato nel cercare di ridurre ad uno schema leggibile, ma senza volutamente riuscirci, una natura dove pulsano vividi e irrisolti l'ordine e il disordine.
(Luca Perotti, http://www.offscreen.it)



Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Praesens-Film, Zürich

  2. Frenetic Films, Zürich