Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

8 OTTOBRE 2013 -

15 NOVEMBRE 2013

IL SOGGETTO SENZA CONFINI
Sogni, illusioni e realtà alternative nel cinema contemporaneo

 

UN CHIEN ANDALOU

Luis Buñuel, Francia 1929
Soggetto, sceneggiatura: Luis Buñuel, Salvador Dalí; fotografia: Albert Duverger; montaggio: Luis Buñuel; scenografia: Pierre Schildknecht;
interpreti: Pierre Batcheff, Simone Mareuil, Jaime Miratvilles, Salvador Dalí, Luis Buñuel;
produzione: Luis Buñuel.
Dvd, bianco e nero, 25’

Primo film di L. Buñuel, da lui prodotto (con il denaro della madre), sceneggiato (con S. Dali) e diretto. Vi appare all'inizio come l'uomo che affila il rasoio con cui recide trasversalmente l'occhio sinistro di una donna, una delle più celebri immagini-choc del cinema, collegata con quella della luna piena. Non c'è una "trama", ma soltanto insinuazioni, associazioni mentali, allusioni; non c'è una logica, tranne quella dell'incubo; non c'è una realtà, tranne quella dell'inconscio, del sogno e del desiderio. Nato nell'ambiente parigino del surrealismo, è probabilmente il più celebre film d'avanguardia del mondo, anche se non il più significativo e importante. Molti gli preferiscono il successivo L'Age d'or (1930). È il corrispettivo filmico del Primo Manifesto del Surrealismo (1924, ristampato da André Breton nel 1929) di cui condivide l'estetica di Lautréamont, l'influsso di Freud, la volontà rivoluzionaria di ispirazione marxiana con spunti presi da Buster Keaton e René Magritte (…)
(Il Morandini. Dizionario dei film 2013, Bologna, Zanichelli, 2012)



Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Praesens-Film, Zürich

  2. Frenetic Films, Zürich