Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

8 OTTOBRE 2013 -

15 NOVEMBRE 2013

IL SOGGETTO SENZA CONFINI
Sogni, illusioni e realtà alternative nel cinema contemporaneo

 

ENTER THE VOID

Gaspar Noé, Francia 2009
Sceneggiatura: Gaspar Noé; fotografia: Benoît Debie; montaggio: Gaspar Noé, Marc Boucrot, Jérôme Pesnel;
interpreti: Nathaniel Brown, Paz de la Huerta, Cyril Roy…;
produzione: Brahim Chioua, Vincent Maraval, Olivier Delbosc, Marc Missonnier per Fidélité Films/Wild Bunch.
35mm, colore, v.o. inglese e giapponese st. f/t, 161’

Il ventenne Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. Una notte Oscar si reca in un locale per concludere un affare, ma gli agenti di polizia lo stanno aspettando per arrestarlo e nella colluttazione che ne segue parte accidentalmente un colpo. Oscar muore ma riemergono le memorie del passato, tra queste spiccano la morte dei genitori avvenuta in un incidente d'auto quando aveva solo cinque anni e la promessa fatta alla sorella di non abbandonarla mai.
(Giancarlo Zappoli, http://www.mymovies.it)

(…) la macchina da presa vola letteralmente, passa sopra i muri delle abitazioni, controlla dall’alto tutto quello che succede in città. Le luci e i colori fluorescenti contribuiscono a costruire un’immagine di Tokio alterata e surreale. Assolutamente particolare l’andamento del racconto, costruito attraverso scelte che solo il cinema permette di adottare attraverso il suo linguaggio unico. Noé trasgredisce lo stile del racconto classico sotto molti punti di vista, facendo largo uso del fuori fuoco, alterando tempo e spazio, sovrapponendo la normale cronologia degli eventi.
(http://filmup.leonardo.it)
Avvicinarsi al cinema di Gaspar Noè significa non aver alcuno scrupolo di imbrattare la propria coscienza, significa trasformare la realtà che ci circonda in un vortice di visioni e suoni sconnessi nel tempo e nello spazio, un vortice che tuttavia non fa altro che elevare all’ennesima potenza il marciume della realtà stessa. Impudicizia, sfrontatezza, trasgressione sono concetti vitali per un regista che, attraverso i canali della droga, del sesso e della violenza, ha annientato in poco più di vent’anni di carriera le regole del perbenismo e quelle dell’etica.
(…) Enter the Void rientra sicuramente in quel genere cinematografico denominato psichedelico per cui le regole del metatesto cinematografico si arrendono alle sperimentazioni e alla visionarietà degli autori.
(Matteo De Simei, http://www.ondacinema.it)



Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Praesens-Film, Zürich

  2. Frenetic Films, Zürich