Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

19 SETTEMBRE -

14 NOVEMBRE 2018

ITALIAN GHOST STORY
Sguardi sul nuovo cinema italiano

 
  1. OCCHI CHIUSI / PARLAMI DI LUCY
    Giuseppe Petitto

  2. A CIAMBRA
    Jonas Carpignano

  3. CUORI PURI
    Roberto De Paolis

  4. DOPO LA GUERRA
    Annarita Zambrano

  5. FIGLIA MIA
    Laura Bispuri

  6. L’INTRUSA
    Leonardo Di Costanzo

  7. NICO, 1988
    Susanna Nicchiarelli

  8. SICILIAN GHOST STORY
    Fabio Grassadonia, Antonio Piazza

CUORI PURI

Italia 2017
Roberto De Paolis

Sceneggiatura: Roberto De Paolis. Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitani, Adriano Chiarelli; fotografia: Claudio Cofrancesco; montaggio: Paola Freddi; musica: Emanuele De Raymondi.
Interpreti: Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili…
Produzione: Carla Altieri, Roberto De Paolis per Young Films/Rai Cinema.
v.o. italiano, st. f, 114'

Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, diciotto anni appena compiuti, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, venticinque anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l'uno dell'altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata…


Nelle note di regia allegate al pressbook del film, il regista Roberto De Paolis, classe 1980, utilizza un termine che non si sentiva più da molti anni nel mondo del cinema: la ricerca sul campo (…) De Paolis torna a servirsi dell'indagine sul campo per raccontare e comprendere come si svolge oggi la vita in una delle tante, sterminate periferie di una capitale diventata nel corso di questi ultimi anni sempre più grande, come un mostro di cui nessuno riesce più a calcolare il peso (gli abitanti), le malattie (i problemi), le disfunzioni. Come spesso capita in questo tipo di cinema, gli elementi convenzionali della narrazione sono ridotti all'essenziale. A partire dai personaggi. In primissimo piano ci sono Stefano e Agnese, due giovani agli antipodi (…) Fuori, dentro, vuoto, pieno, questo film estremamente concreto, apparentemente cronachistico, cela sotto la superficie un gioco di elementi essenziali, primigeni. L'estremo realismo che lo connota non impedisce a De Paolis di fare una riflessione sulle diverse e per niente concilianti tensioni che animano due persone giovani in una grande città dei nostri tempi. E sul modo tumultuoso ma vitale con cui queste possono mescolarsi fra di loro.

(Giancarlo Mancini, in "Cineforum", 566, luglio 2017)