Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

31 GENNAIO -

22 MARZO 2017


PAUL THOMAS ANDERSON

 

THE MASTER
2012


regia e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson; fotografia: Mihai Malaimare Jr.; montaggio: Leslie Jones, Peter McNulty; musica: Jonny Greenwood;
interpreti: Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix, Amy Adams …;
produzione: Annapurna Pictures, Ghoulardi Film Company.

v.o. inglese, st. italiano, 138'
Leone d'Argento e Coppa Volpi al Festival di Venezia

Dopo aver combattuto nel Pacifico durante la Seconda guerra mondiale ed essere stato ricoverato a causa di disturbi psichici, Freddie Quell prova a rifarsi una vita nella società americana di fine anni Quaranta. Prima lavora come fotografo in un centro commerciale, poi come bracciante in California e infine, in una sera in cui vaga senza meta ubriaco, sale su una nave diretta a New York. L'imbarcazione accoglie lo scrittore e filosofo Lancaster Dodd, la sua famiglia e i loro amici in un viaggio promozionale della cosiddetta "Causa", il movimento spirituale di cui Dodd è fondatore e leader spirituale. Il rapporto fra Quell e Dodd nasce fin da subito nel segno dell'ambiguità, dal momento che l'ex militare diventa per l'amico e maestro una specie di protetto, una cavia e al tempo stesso una guardia del corpo.


Sinossi tratta da: Roberto Manassero, PAUL THOMAS ANDERSON, Frammenti di un discorso americano, Bergamo, edizioni Bietti Heterotopia, 2015.

Identificare il nuovo film di Anderson con una biografia (pur vaga e sfumata, come impongono le precauzioni legali) del creatore di Dianetics, vorrebbe dire ridurre la forza e limitare l'importanza del film. Oltre che la sua bellezza. Perché accanto a Lancaster Dodd (un Philip Seymour Hoffman superlativo) c'è un altro personaggio altrettanto, se non più importante: Freddie Quell (un Joaquin Phoenix altrettanto bravo, se non di più), l'americano comune che è uscito traumatizzato dalla guerra e cerca disperatamente qualcuno che lo aiuti a placare le proprie angosce e a trovare una ragione di vita che dia un senso alle proprie azioni. E il film prende forza proprio dal confronto tra queste due personalità, una forte e una fragile, una dominante e una disposta a farsi dominare, una sicura di sé e l'altra smarrita e indifesa, secondo una dinamica che travalica quasi subito i riferimenti alla setta di Hubbard, per scandagliare in profondità le insicurezze e le fragilità di tutta una nazione.
(cinema-tv.corriere.it - Paolo Mereghetti)




  1. Non avendo trovato gli aventi diritto di alcuni film, i cineclub sono disposti a pagare il dovuto qualora questi dovessero manifestarsi.

Lavorazione del metallo - Sementina