Circolo del cinema di Bellinzona

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31 GENNAIO -

22 MARZO 2017


PAUL THOMAS ANDERSON

 

PUNCH-DRUNK LOVE
(Ubriaco d'amore)
2002


regia e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson; fotografia: Robert Elswit; montaggio: Leslie Jones; musica: Jon Brion;
interpreti: Adam Sandler, Emily Watson, Philip Seymour Hoffman…;
produzione: New Line Cinema, Revolution Studios.

v.o. inglese, st. italiano, 95'

Barry Egan ha una quarantina d'anni, vive solo, ha sette sorelle e gestisce una ditta di stura-gabinetti situata nell'area industriale della San Fernando Valley, a Los Angeles. Barry è complessato, depresso, pieno di rabbia e di insoddisfazione, ma qualche asso nella manica lo possiede pure lui. Ad esempio ha scoperto che grazie a una falla nella promozione di un'azienda alimentare che offre miglia aeree con le confezioni di budino, si possono accumulare a prezzi stracciati così tante ore di volo da viaggiare gratis tutta la vita. Barry perciò ammassa decine e decine di confezioni di budino nel suo ufficio, anche se in realtà non ha nessuno con cui partire.


Sinossi tratta da: Roberto Manassero, PAUL THOMAS ANDERSON, Frammenti di un discorso americano, Bergamo, edizioni Bietti Heterotopia, 2015.

Questa commedia romantica è la cosa più originale vista sullo schermo da alcune stagioni a questa parte. Già dalla prima, folgorante, scena si capiscono due cose: che Paul Thomas Anderson è in gran forma e che Adam Sandler, diretto dal regista giusto, può essere un grande attore. Qui, il suo personaggio di giovanotto non cresciuto, edipico e regressivo ricorda, in qualche momento, il grande Jerry Lewis. A partire dallo stile cromatico, che rifà il glorioso Technicolor, Anderson rende vistosamente omaggio al cinema americano degli anni 40, di cui riproduce anche le atmosfere e l'articolazione dei tempi comici. Però il suo film va ben oltre il tributo nostalgico: bagna in quell'atmosfera metafisica che è il marchio di fabbrica del talentoso regista, alterna iperrealismo e surrealismo (vedi, all'inizio, l'apparizione quasi magica della pianola, un po' come la pioggia di rane alla fine di Magnolia), è buffo e spiazzante, incongruo e pieno di sorprese; coniuga genialmente il ritmo del montaggio con quello di una partitura musicale - in prevalenza percussioni - fatta di pezzi brevi. Un film dannatamente pieno di stile, insomma; e insieme divertente, il che non guasta affatto.
(www.mymovies.it - Roberto Nepoti, La Repubblica)




  1. Non avendo trovato gli aventi diritto di alcuni film, i cineclub sono disposti a pagare il dovuto qualora questi dovessero manifestarsi.

Lavorazione del metallo - Sementina