Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

31 GENNAIO -

22 MARZO 2017


PAUL THOMAS ANDERSON

 

MAGNOLIA
1999


regia e sceneggiatura: Paul Thomas Anderson; fotografia: Robert Elswit; montaggio: Dylan Tichenor; musica: Jon Brion;
interpreti: Tom Cruise, Jason Robards, Julianne Moore…;
produzione: Ghoulardi Film Company.

v.o. inglese, st. francese, 188'
Orso d'Oro al Festival di Berlino

Tra coincidenze, giochi del destino o pura e semplice casualità, le vite di un gruppo di personaggi si intrecciano in un giorno qualsiasi a Los Angeles, fra le strade, le case e gli studi televisivi della San Fernando Valley. Per tutti i personaggi, anche i più piccoli, i legami familiari sono una prigione e il passato una forza da cui è impossibile liberarsi: solo una biblica pioggia di rane porrà fine alla loro inquietudine, sciogliendo in qualche modo i nodi di vicende private incancrenite dal tempo e dal dolore.


Sinossi tratta da: Roberto Manassero, PAUL THOMAS ANDERSON, Frammenti di un discorso americano, Bergamo, edizioni Bietti Heterotopia, 2015.

Tutto quello che avete letto o sentito in positivo o in negativo su Magnolia - Orso d'oro a Berlino, candidato a tre Oscar, grande successo americano - è vero. Che è un film barocco, lungo, ridondante. Che fa un uso violento della musica. Che è una specie di soap opera pantografata, dilatata, portata a dimensioni bibliche. Che si parla troppo, nelle sue storie intrecciate, di cancro e di televisione. Che subisce, a un'ora dalla fine, una brusca incrinatura e per un attimo sembra non saper più dove andare. Ed è vero, anche e di più, che è girato con grandissimo mestiere, che è interpretato da una squadra di attori tutti bravissimi - basti dire che perfino Tom Cruise è davvero notevole -, che è profondamente emozionante, spesso perfino divertente, a tratti sconvolgente, perché rivela una profonda pietà umana e va a scavare senza pudore nelle paure e nelle angosce del vivere contemporaneo. Ed è vero anche che nel calcolo algebrico tra le sue moltissime qualità e i suoi molti difetti vincono le prime, e che dallo scontro tra i suoi elementi positivi e negativi esce un tessuto di idee, di sentimenti, di stati d'animo, di invenzioni come raramente si incontra nel cinema americano di questi tempi. E se Magnolia non è un film perfetto, se la complessa struttura intrecciata di questa colossale commedia umana ogni tanto fa acqua e ha bisogno di qualche gruccia e di qualche didascalia, bisogna riconoscere comunque a Paul Thomas Anderson il diritto a un posto tra i grandi del cinema contemporaneo.
(www.mymovies.it - Irene Bignardi, La Repubblica)




  1. Non avendo trovato gli aventi diritto di alcuni film, i cineclub sono disposti a pagare il dovuto qualora questi dovessero manifestarsi.

Lavorazione del metallo - Sementina