Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

9 GENNAIO -

14 MARZO 2018


PABLO LARRAÍN

 
  1. FUGA

  2. TONY MANERO

  3. POST MORTEM

  4. NO

  5. EL CLUB

  6. NERUDA

  7. JACKIE

NERUDA
Cile/Argentina/Francia/Spagna/Usa 2016


sceneggiatura: Guillermo Calderón; fotografia: Sergio Armstrong; montaggio: Hervé Schneid; musica: Federico Jusid;
interpreti: Luis Gnecco, Gael-Garcia Bernal, Mercedes Morán, Alfredo Castro, Diego Muñoz, Michaerl Silva, Victor Montero, Francisco Reyes, Jaime Vadell, Pablo Derqui, Marcelo Alonso, Antonia Zegers…;
produzione: Juan de Dios Larraín, Renan Artukmac, Christian Cardoner, Peter Dammer, Fernando Del Nido, Juan Pablo García, Axel Kuschevatzky, Ignacio Rey, Gastón Rothschild, Jeff Skoll, Mercedes Tarelli, Alex Zito per Fabula/Casting del Sur (Cile)/ AZ Films/INCAA/Telefe (Argentina)/Centre National du Cinéma et de L'image Animée/Funny Balloons/Institut Français/Ministère des Affaires étrangères et du Développement (Francia)/Ad hoc studios/Elipsis Capital/Fondo Audiovisual Corfo/ Instituto de Credito Oficial/ICAA/Movistar+/RTVE/Setembro Cine (Spagna)/Participant Media (Usa).

v.o. spagnolo, st. francese/tedesco, 107'

Fine anni Quaranta. Sulle tracce del poeta comunista Pablo Neruda, amante della fama e delle prostitute, in fuga dal regime del presidente cileno Gabriel Gonzales Videla, c'è l'ispettore Oscar Peluchonneau, solitario e tenace: mentre la moglie del primo, la pittrice Delia del Carril, sta accanto al marito, fra i due antagonisti la distanza si accorcia sempre più…


Non una biografia di Neruda, ma un film "alla Neruda", secondo le stesse parole del regista: la sceneggiatura di Guillermo Calderón descrive con grande partecipazione e senso dell'avventura l'ossessione dell'uomo di Stato per un "nemico" che a poco a poco assume i contorni del mito. L'inseguimento diventa così quasi metafisico, fino a sfociare in una notevole mezz'ora finale sulle nevi, da cinema western. Un film sull'inafferrabilità del reale e sull'inadeguatezza dell'uomo di fronte all'Arte, ma anche una delle opere migliori del cinema cileno che riesce a empatizzare con i propri personaggi e a trovare soluzioni stilistiche in grado di "liberarli" e non "imprigionarli". Ma c'è anche una profonda riflessione sull'ambiguità di un comunismo che protegge l'artista celebre ma lascia indifesi umili e poveri. Belli anche i dialoghi, in particolare i duetti del protagonista con la consorte.
(da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2017, Milano, Baldini&Castoldi, 2016)

Per la concessione dei diritti e delle copie si ringraziano:

  1. Funny Balloons, Paris

  2. Fabula Producciones, Santiago, Chile

  3. Cineworx, Basel

  4. Filmcoopi, Zürich

  5. Pathé Films, Zürich