Circolo del cinema di Bellinzona

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gennaio_febbraio_2013

A PROVA DI MORTE

a cura dei Circoli del cinema ticinesi, in collaborazione con il Festival del film di Locarno

 

PULP FICTION


  1. Sceneggiatura: Quentin Tarantino, Roger Avary; fotografia: Andrzej Sekula; montaggio: Sally Menke; musica: AA VV; scenografia: David Wasco; interpreti: John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis, Maria de Medeiros, Harvey Keitel, Tim Roth, Amanda Plummer, Christopher Walken, Ving Rhames, Eric Stoltz, Rosanna Arquette, Frank Whaley, Alexis Arquette, Paul Calderon, Angela Jones, Quentin Tarantino, Steve Buscemi, Burr Steers; produzione: Lawrence Bender per A Band Apart, Jersey Films, Usa 1994.

  2. Blu-ray, colore, v.o. st. it, 154’


Una serie di storie che si intersecano a Los Angeles: 1) Due balordi (Roth e Plummer) stanno per fare una rapina in una tavola calda. 2) Due killer spietati, Vincent Vega (Travolta) e Jules Winnfield (Jackson) recuperano una misteriosa valigetta, puliscono la loro macchina sporca di sangue con l’aiuto di Wolf (Keitel), e finiscono proprio nel locale dove i due balordi fanno la rapina. 3) Vincent porta a ballare Mia (Thurman), la moglie del capo Marsellus Wallace (Rhames): ci finirà a letto? 4) Il pugile Butch (Willis), anziché andare a terra in un incontro truccato, uccide il suo avversario e tenta di fuggire da Marsellus: ma finisce assieme a lui nella tana di due assassini sadici.

“Pulp fiction” significa narrativa da quattro soldi, a base di sesso e violenza: ma Tarantino, da cinefilo che ama le citazioni, non prende nulla sul serio, e sdrammatizza le situazioni più truci con un umorismo ghignante a volte irresistibile. Un perfetto gioco d’incastri, dialoghi paradossali (il copione è di Tarantino con la collaborazione di Roger Avary per il soggetto), una buona direzione d’attori (Travolta e Jackson su tutti). La fotografia è di Andrzej Sekula; Danny De Vito è uno dei produttori esecutivi. Tarantino interpreta Jimmie, Steve Buscemi è il sosia di Buddy Holly. Palma d’oro a Cannes nel 1994 e Oscar per la miglior sceneggiatura originale.


Nella regola generale, le sceneggiature che io ho scritto sono basate su situazioni ultra classiche, su cliché che si sono già visti e rivisti al cinema. E a partire da lì, tutto il mio lavoro (e il mio grande piacere) è di ridonare loro nuovo respiro, introducendo quello che io chiamo "tempo a velocità reale". Ciò vuol dire donare allo spettatore l'impressione che l'azione si volga come nella vita. In questi film, tutto accade sempre in maniera perfetta. Non ci si interessa che all'essenziale, come se i dettagli della vita quotidiana non avessero nessuna importanza. Ora, sono precisamente questi dettagli che mi interessano ed è su di essi che inciampano i miei personaggi.

(Quentin Tarantino, da C. D'Yvoire/L.Tirard, Quentin Tarantino commente "Pulp Fiction", "Studio", 92, novembre 1994, in D. Terribili, Quentin Tarantino, Il cinema degenere, Roma, Bulzoni, 1999)


Sinossi e giudizi critici sui film tratti da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010.