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Circolo del Cinema Bellinzona


YASUJIRO OZU
o la sobrietà dello sguardo

gennaio – febbraio 2026

Immagine da NOTE DI UN INQUILINO GALANTUOMO

NOTE DI UN INQUILINO GALANTUOMO
Nagaya shinshi Roku,
The Record of a Tenement Gentleman
1947

Sceneggiatura: Yasujiro Ozu e Tadao Ikeda; fotografia: Yuharu Atsuta.
Interpreti: Choko Iida, Hohi Aoki, Eitaro Ozawa, MitsukoYoshikawa, Chishu Ryu, Takeshi Sakamoto…
Bianco e nero, v.o. st. d/f, 72’

Il piccolo vagabondo Kohei (Aoki) ha smarrito il padre e viene affidato alla vedova Otane (Iida): la quale, dapprima burbera e riluttante, diventa sempre più affettuosa finché il genitore viene a riprendersi Kohei.
In un film piccolo ma sorprendente, Ozu descrive la miseria del Giappone post-bellico senza eufemismi, con un piglio che verrebbe voglia di definire «neorealistico»; e segue il faticoso risveglio di umanità in una donna sola e afflitta da problemi di sopravvivenza quotidiana. Il sentimentalismo è tenuto a bada, e il piccolo Kohei (quasi muto, afflitto da enuresi notturna) fa poco per accattivarsi lo spettatore. Ma è anche attraverso l’uso magistrale del montaggio, degli spazi vuoti (straordinaria la sequenza del vento che spazza le cartacce) e dei campi lunghi che Ozu fa vibrare ogni immagine di un sentimento profondo, disperdendo al tempo stesso i minuti travagli umani in una realtà più vasta.
(Il Mereghetti)

Ozu era appena tornato in Giappone dopo essere stato inviato, in quanto prigioniero di guerra, in un campo britannico vicino a Singapore, dove aveva passato il tempo a fare la vaisselle, a pulire le toilettes e a interessarsi alla poesia. A proposito di questo film dice: «Ero ancora molto stanco, ma la produzione mi imponeva di fare un film il più rapidamente possibile. Ho quindi steso la sceneggiatura in dodici giorni. Nessuno mi credeva capace di lavorare così velocemente e io rispondevo che sarebbe stata l’ultima volta».
Fu in effetti l’ultima volta, ma anche la prima e ultima volta in cui Ozu si è dimostrato obbediente a un «impegno civile», un’idea importata durante l’Occupazione, poco giapponese. E ciò si vede alla fine del film, con la decisione della protagonista di aprire un centro per gli orfani di guerra.
(Donald Ritchie)

(Scheda sul film tratta da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2021, Milano, Baldini+Castoldi, 2020; e da Donald Ritchie, Ozu, Genève, Lettre du blanc, 1980.)

SONO NATO, MA…
Umarete wa Mita Keredo
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C’ERA UNA VOLTA UN PADRE
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NOTE DI UN INQUILINO GALANTUOMO
Nagaya shinshi Roku
The Record of a Tenement Gentleman


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IL SAPORE DEL RISO AL TÈ VERDE
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VIAGGIO A TOKYO
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Tokyo Story


INIZIO DI PRIMAVERA
Soshun
Early Spring


TARDO AUTUNNO
Akibiyori
Late Autumn



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Ultimo aggiornamento: 8 dicembre 2025

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