Un po’ di cinema svizzero > 2013

Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

Bellinzona  >>  Lugano  >>  Locarno  >>  Mendrisio
8 aprile  _ 30 aprile 2012

In collaborazione con il Festival del Film di Locarno

 

Anche quest’anno le Giornate di Soletta hanno dimostrato la vitalità del cinema svizzero. Quando questo  programma vi giungerà, è probabile che già si conosceranno i vincitori dei Quartz, i Premi del cinema svizzero che per la prima volta saranno assegnati nella Svizzera romanda, il 23 marzo a Ginevra.  Evidentemente, e come sempre, ben pochi film svizzeri, premiati o meno, potranno essere visti nelle sale ticinesi. Proprio per questo la nostra iniziativa, supportata per l’occasione anche dal Festival di Locarno, mantiene tutte le sue ragioni di essere. La scelta è stata fatta dopo un’accurata visione della maggior parte dei film presentati in gennaio alle Giornate di Soletta. Nel campo della fiction la selezione è stata più facile, dal momento che la qualità non è mai paragonabile a quella raggiunta dal documentario: scartati L’enfant d’en haut (Sister) di Ursula Meier e Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini, perché già conosciuti al sud delle Alpi, è però con grande piacere che possiamo presentare in prima ticinese Rosie di Marcel Gisler, che segna il gradito ritorno sul grande schermo di questo autore che si era fatto apprezzare molti anni fa proprio al Festival di Locarno e che con questo suo film ha collezionato ben 6 nomination per i Quartz. E per chi non l’avesse ancora visto, il Cineclub del Mendrisiotto ripropone, alla presenza del regista, Tutti giù di Niccolò Castelli (nomination a Pietro Zürcher per la fotografia).

Gli altri film sono tutti documentari, su temi diversissimi. Ma quest’anno è la musica, in tutte le sue varianti, ad occupare un ruolo rilevante. Si va dal godibilissimo e toccante omaggio a un attore americano fuori dagli schemi che si rivela anche un sensibile cantante folk  (Harry Dean Stanton: Partly Fiction di Sophie Huber), all’insolito e intimo ritratto della grande Martha Argerich firmato da una delle sue figlie (Argerich di Stéphanie Argerich), all’ultimo film di quella che è la veterana delle cineaste svizzere e che si occupa del coro del Collège St. Michel di Friburgo (Vibrato di Jacqueline Veuve, quest’anno insignita del Quartz alla carriera). Due film affrontano invece spinosi temi sociali: Thorberg di Dieter Fahrer entra fra le mura dell’omonimo carcere di massima sicurezza del Canton Berna, dove espiano la loro pena uomini di ogni provenienza condannati per gravi delitti; Le monde est comme ça di Fernand Melgar chiude il discorso iniziato con La forteresse  e Vol Spécial sul destino dei richiedenti l’asilo nel nostro paese. Ad altri marginali di grande umanità sono poi dedicati Hiver nomade di Manuel von Stürler (due pastori, un uomo e una ragazza, che continuano la tradizione della transumanza in un mondo devastato dalla modernità) e Der Imker di Mano Khalil (un anziano apicoltore kurdo che cerca di sopravvivere e di trovare conforto umano lontano dalla sua terra).

Il pubblico avrà anche quest’anno l’occasione di incontrare e di discutere con registi o altre persone che si occupano dei problemi sollevati da alcuni film. Hanno assicurato la loro presenza Niccolò Castelli a Mendrisio e Stéphanie Argerich a Bellinzona. Inoltre la proiezione bellinzonese di Le monde est comme ça di Fernand Melgar sarà seguita da un dibattito sui temi della migrazione e dei diritti umani organizzato da Amnesty International e dal Soccorso operaio svizzero (SOS).




Michele Dell’Ambrogio

Circolo del cinema Bellinzona

  1. Thorberg

  2. Harry Dean Stanton: Partly Fiction

  3. Vibrato

  4. Rosie

  5. Hiver nomade

  6. Der Imker

  7. Tutti giù

  8. Argerich

  9. Le monde est comme ça

  10. Bon voyage

  11. Einspruch VI



Le schede sui film sono scritte dagli autori e tradotte dai Cataloghi delle Giornate di Soletta 2012 e 2013