David Lynch

Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH6500 Bellinzona

BELLINZONA _ LUGANO _ LOCARNO

settembre 2011 _ MAGGIO 2012

 

WILD AT HEART

Cuore selvaggio, Usa 1990


Sceneggiatura: David Lynch, dal romanzo Wild at Heart. The Story of Sailor and Lula di Barry Gifford; fotografia: Fred Elmes; montaggio: Duwayne Dunham; suono: Randy Thom; musica: Angelo Badalamenti; interpreti: Nicolas Cage, Laura Dern, Diane Ladd, Willem Dafoe, Isabella Rossellini, Harry Dean Stanton, John Lurie, Crispin Glover, Grace Zabriskie, Freddie Jones, Sheryl Lee, Sherilyn Fenn, J.E. Freeman, Bellina Logan…; produzione: Monty Montgomery, Steve Golin, Sigurjon Sighvatsson per Polygram/Propaganda Films.

Blu-ray/dvd, colore, v.o. inglese st. it., 124’


La fuga impossibile di Sailor e Lula (Cage e Dern), Romeo e Giulietta di fine millennio, per sottrarsi alle persecuzioni della sordida madre di lei (Ladd, anche nella realtà madre di Laura Dern).


Tratto dal romanzo omonimo di Barry Gifford (sceneggiato dallo stesso Lynch), è un’odissea attraverso la melma dell’immaginario cinematografico americano, che si risolve in un gigantesco falò del kitsch: premiato con la Palma d’oro a Cannes da un Bertolucci entusiasta presidente di giuria, è certamente intrigante eppure meno eversivo rispetto agli illustri precedenti lynchiani. C’è tutto (la fatina buona del Mago di Oz, il road movie, la soap-opera, gli incidenti visionari di James Ballard, le canzoni di Elvis Presley) e tutto è spinto all’eccesso. Ma, quando l’esuberanza diventa norma, si corre il rischio di smorzare la provocazione e di imboccare la pericolosa strada del manierismo. Sherilyn Fenn è la donna ferita nell’incidente. Il personaggio dell’inquietante Perdita Durango (Rossellini) torna interpretata da Rosie Perez nel film omonimo di Alex de la Iglesia (1997). (Mereghetti)

Lynch connota la sua storia maledetta del profondo Sud con una dimensione ironica e parodistica che ne rovescia il senso e ne rivela la vera natura di favola comica, nel significato “basso” della parola, ma anche vicino al fumetto, quella di due innamorati che attraversano un mondo atroce dal cuore selvaggio. Anche quando apparentemente s’accomoda alle leggi di un genere, Lynch rimane un visionario impressionista e grottesco che guarda all’America di oggi con occhio impietoso. (Morandini)