Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH-6500 Bellinzona
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12 GENNAIO 2016 -
22 MARZO 2016
ELIA KAZAN
(e i suoi attori) - Parte seconda: 1954 – 1976
WILD RIVER
FANGO SULLE STELLE (1960)
Chuck Glover (Clift) è inviato nel Tennessee dall’amministrazione Rooswelt per convincere i contadini a lasciare i terreni dove dovrà essere costruita una diga: si scontra con l’irragionevolezza di una vecchia proprietaria (Van Fleet) e i razzisti locali, contrari a pagare gli operai neri quanto i bianchi, ma conquisterà l’amore di Carol (Remick), la nipote della vecchia.
Discutendo con lo sceneggiatore, Paul Osborn, scopersi una cosa sconcertante: avevo cambiato idea. Anni prima avevo concepito questo film come un omaggio allo spirito del New Deal, di cui il mio eroe doveva essere un partigiano accanito, convinto che fosse necessario convincere i contadini “reazionari” ad abbandonare le loro terre per nuovi orizzonti. Ma mi accorsi che le mie simpatie andavano invece alla vecchia ostinata che abitava sull’isola che sarebbe stata inondata e si rifiutava di essere patriota. La sostenevo al cento per cento. Il tipo venuto da Washington aveva forse dalla sua parte il diritto della “società”, ma il mio film avrebbe sposato il partito della vecchia che vuole impedire il progresso.
Sceneggiatura: Paul Osborn, dai racconti Mud on the Stars di William Bradford Huie e Dunbar’s Cove di Borden Deal; fotografia: Ellsworth Fredricks; montaggio: William Reynolds; scenografia: Lyle Wheeler, Herman A. Blumenthal; musica: Kenyon Hopkins.
Interpreti: Montgomery Clift, Lee Remick, Jo Van Fleet, Albert Salmi, Jay C. Flippen, Barbara Loden, James Earl Jones…
Produzione: Elia Kazan per 20th Century Fox.
Colore, v.o st. f, 103’
Tratto dai romanzi "Mud on the Stars" di William Bradford Huie e "Dunbar’s Cove" di Borden Deal, questo film è prima di tutto “una fantasticheria lirica e poetica” sui temi forti di Kazan (l’individualismo, la forza della Natura, la fraternità che sa unire gli avversari, la forza estrema dell’amore) che fa passare in secondo piano il ruolo dei grandi ideali sociali sostenuti dal New Deal. Ma è soprattutto il senso dello scorrere del tempo (filmato con uno stile calmo e maestoso) a emergere dal film e a farne il suo cuore palpitante.
Schede tecniche da:
Alfredo Rossi, Elia Kazan, Firenze, La Nuova Italia (Il Castoro Cinema), 1977; e da www.imdb.com.
Sinossi e giudizi critici da:
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2013.
Dichiarazioni di Elia Kazan da:
Elia Kazan, Une vie, Paris, Grasset, 1989 [traduzione dal francese di Michele Dell’Ambrogio]
In collaborazione con:
Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:
Per alcuni film non siamo riusciti a risalire agli aventi diritto.
Siamo comunque disponibili a rispondere a richieste in tal senso.
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