Circolo del cinema di Bellinzona


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CH6500 Bellinzona

Forse perché sono neozelandese vengo davvero da un altro mondo.”

JANE CAMPION



febbraio - maRzo 2010    

 

THE PORTRAIT OF A LADY

1996 – Australia/GB/USA

142 min., 35 mm, colore, v.o., st. f/t   


Sceneggiatura: Laura Jones; Fotografia: Stuart Dryburgh; Montaggio: Veronika Jenet; Musica: Woiciech Kilar; Scenografia: Janet Patterson; Interpreti: Nicole Kidman, John Malkovich, Barbara Hershey, Mary-Louise Parker, Martin Donovan; Produzione: Monty Montgomery, Steve Golin per Polygram Filmed Entertainment, Propaganda Films


Giunta in Inghilterra, al seguito di una zia, la giovane americana Isabel Archer si ritrova, alla morte dello zio, erede della metà del suo patrimonio e parte per l’Italia, dopo aver rifiutato più di una domanda di matrimonio per non perdere la libertà. A Firenze si innamora di Gilbert Osmond, raffinato e colto snob che la sposa per denaro, ma non tarda a capire di aver commesso un grave errore.


“Pur senza trascurare la dimensione sociale del romanzo di Henry James (1879), il film – sceneggiato da Laura Jones che ne condensa le 600 pagine in 2 ore e un quarto – punta sui sentimenti e sui comportamenti, su un melodramma in penombra e diventa, ancor più che in James, un memorabile ritratto dell’infelicità femminile in cui però, i temi della libertà e della responsabilità sono centrali. La Isabel della Campion si assume tutta la responsabilità delle scelte che l’hanno sprofondata nell’infelicità. Per lei affrontare il destino significa accettarlo, dopo aver capito sé stessa e gli altri. tre sono i momenti del film, tra i più sottovalutati degli anni ’90, che ne offrono la chiave di lettura: la sequenza di apertura, la breve scena in cui fantastica di essere a letto con i tre pretendenti e il finale “aperto” e sospeso. Splendida fotografia (Scope) di Stuart Dryburgh.”

(Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini, Dizionario dei film 2008, Zanichelli Editore Bologna 2007)


“Molto curato nell’ambientazione. (…) Intensa la recitazione di Nicole Kidman, la quale esprime in pieno il temperamento altalenante di Lady Isabel e le scelte sbagliate che le renderanno la vita infelice. La protagonista è prigioniera della propria illusione di libertà che la irretisce nell’intrigo di falsità, convenzioni, cerimoniali, comportamenti controllati e irreprensiblili che le negano ogni spontaneità, rendendola sensibile solo al denaro che può garantirle quel genere di vita dispendioso e lussuoso, e al prestigio di una posizione sociale privilegiata. Incontra una tirannia puntigliosa, mascherata da blandizie, violenza psicologica e fisica, solitudine e disperazione.”

(Segnalazioni Cinematografiche, vol. 122, 1996)


“In questo impianto classico, Jane Campion è forse meno originale che nelle sue visionarie Lezioni di piano. Ma non è meno profonda ed emozionante - e non manca di riservarsi qualche tocco bizzarro, per esempio il Grand Tour di Isabel girato come una comica cinematografica, o l’ironica materializzazione della sua ossessione amorosa per Osmond: la zampata di una regista moderna su un monumento letterario che grazie a lei ci parla anche dell’oggi.”

(Irene Bignardi, La Repubblica, 19/10/96)

Schede


TWO FRIENDS

SWEETIE

THE PIANO

THE PORTRAIT OF A LADY

HOLY SMOKE

IN THE CUT








Nonostante tutte le ricerche, per alcuni film non si sono trovati i detentori dei diritti. Le organizzatrici sono comunque pronte a soddisfare le pretese di Associazioni o persone legittimate a reclamarli.