Circolo del cinema di Bellinzona


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CH6500 Bellinzona

Forse perché sono neozelandese vengo davvero da un altro mondo.”

JANE CAMPION



febbraio - maRzo 2010    

 

HOLY SMOKE

2000 -  USA

115 min., 35 mm, v.o., st. f/t


Sceneggiatura: Jane Campion, Anna Campion; Fotografia: Dion Beebe; Montaggio: Veronika Jenet; Musica: Angelo Badalamenti; Scenografia: Janet Patterson; Interpreti: Harvey Keitel, Kate Winslet, Pam Grier, Julie Hamilton, Tim Robertson; Produzione: Jan Chapman Film


L’anziano PJ Waters, esperto nordamericano nel deprogrammare giovani plagiati da sette religiose, è chiamato in Australia da una famiglia borghese per riconvertire ai valori della civiltà occidentale la giovane Ruth che si era “persa” in India, incantata da un guru e dalla prospettiva di raggiungere l’illuminazione. Durante i tre giorni di terapia in una capanna del deserto i ruoli s’invertono: Waters si fa deprogrammare dall’attrazione sessuale per Ruth. Il finale è una sorta di armistizio tra due combattenti, tra due soldati feriti.


“Quinto film della neozelandese Jane Campion, scritto con la sorella Anna, il più vicino all’esordio di Sweetie, anche se più asciutto e “classico” nel linguaggio, è un bel ritratto di donna. Come al solito, J. Campion affronta i suoi temi preferiti: le inquietudini di una identità fluttuante, le regole sociali e le loro trasgressioni, la sessualità e i suoi fantasmi, il rapporto tra personaggi e ambiente. Lo fa con la sua arte delle variazioni e del contrappunto, con il coraggio delle situazioni estreme e della mescolanza dei toni, con la coniugazione di uno sguardo critico e di un’energia romanzesca. H. Keitel è ammirevole nel mettersi per la seconda volta al servizio dell’immaginario della regista. Chi ha ironizzato sulla sua Rose di Titanic, avrebbe il dovere, dopo aver seguito questa Ruth Barron, di ricredersi sul conto di K. Winslet.”

(Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini, Dizionario dei film 2008, Zanichelli Editore, Bologna 2007)


“Interessantissimo, imperfetto ritratto d’una ragazza indomabile e di una famiglia orribile in Australia, nella mescolanza di atrocità e divertimento: con in più una riflessione sulla funzione del sacro, sulla manipolazione delle persone. La ragazza, divenuta in India seguace fanatica di un guru, viene riportata a casa con l’inganno dai parenti, affidata a un ricondizionatore americano che, anziché riabituarla alla vita che lei rifiuta, presto vuole soltanto possederla sessualmente. Ma il terapeuta si lascia sedurre dalla paziente fino a diventarne un succubo disperato: la lotta di anime e di sesso si accanisce nel paesaggio desertico più primitivo.”

(Lietta Tornabuoni, La Stampa)

Schede


TWO FRIENDS

SWEETIE

THE PIANO

THE PORTRAIT OF A LADY

HOLY SMOKE

IN THE CUT








Nonostante tutte le ricerche, per alcuni film non si sono trovati i detentori dei diritti. Le organizzatrici sono comunque pronte a soddisfare le pretese di Associazioni o persone legittimate a reclamarli.