Circolo del cinema di Bellinzona


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Cristina e Francesca Comencini

15 MARZO - 9 APRILE  2011

 

Mi piace lavorare - Mobbing

2004 – Italia

DVD, colore, v.o., 89 min

Regia: Francesca Comencini


Sceneggiatura: Assunta Cestaro, Daniele Ranieri, Francesca Comencini; Fotografia: Luca Bigazzi; Montaggio: Massimo Fiocchi; Musica: Gianluigi Trovesi,

Gianni Coscia; Scenografia: Paola Comencini; Interpreti: Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini; Produzione: Bianca Film, RAI Cinema


Segretaria in un’azienda romana, donna mite e sola, con padre in casa di riposo e figlia undicenne a carico, poco sindacalizzata, Anna è vittima di una manovra, predisposta dall’alto di mobbing verticale (dal verbo to mob, accalcarsi intorno, assalire) che la costringe a dimettersi.


Raro esempio di film italiano in un ambiente di lavoro, è frutto di una ricerca sul campo e di un documentario per il sindacato CGIL di Roma centro, che ha contribuito anche alla scelta di impiegati, operai, sindacalisti. E’ uno dei suoi pregi più evidenti, soprattutto nelle sequenze con gli operai del magazzino. Apprezzabile a diversi livelli: i rapporti madre/ figlia (un’intensa, schiva N. Braschi ma pure la piccola Camille, figlia della regista, è di una tenera naturalezza); l’attendibilità sociologica dell’ambientazione; la bravura tecnica della fotografia a spalla e del suono in presa diretta. C’è qualcosa però, che spiazza lo spettatore, frenandone il coinvolgimento: Anna appare di una sottomissione che sconfina nell’ingenuità, nel masochismo. Anche la sua ribellione risulta tardiva. Ma, forse, è una riserva che nasce dall’ignoranza del contesto, di un fenomeno sociale tipico dell’attuale fase caotica e sregolata del neocapitalismo mondializzato. Scritto dalla regista con il sindacalista Daniele Ranieri e l’avvocato del lavoro Assunta Cestaro.

(Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini dizionario dei film 2007, Zanichelli editore, Bologna, 2008)