CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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Luis Buñuel

parte seconda 1958 - 1977

Bellinzona - Lugano - Locarno - Mendrisio
settembre 2002 - aprile 2003

Credere e non credere, è proprio lo stesso. Se in questo preciso istante mi si dimostrasse la luminosa esistenza di Dio, il mio comportamento non cambierebbe di certo. Non posso credere che Dio mi sorvegli continuamente, che si occupi della mia salute, dei miei desideri, dei miei errori. Non posso credere e comunque neanche accettare che possa punirmi per l’eternità.
Che cosa sono per lui? Niente, un’ombra di fango. Il mio passaggio è talmente rapido da non lasciare una traccia. Sono un povero mortale, e non conto, nello spazio come neanche nel tempo. Dio non si occupa di noi. Se esiste, è come se non esistesse.
Ragionamento che una volta ho riassunto in questa formula: "Sono ateo, per grazia di Dio". Una formula solo apparentemente contraddittoria.
...
Alla mia età lascio dire. La mia immaginazione continua a esistere e, nella sua inattaccabile innocenza, continuerà a sostenermi fino all’ultimo respiro. Orrore di capire. Felicità di accogliere l’imprevisto. Vecchie tendenze che si sono accentuate col passare degli anni. Mi ritiro ogni giorno di più. L’anno scorso ho calcolato che in sei giorni, ossia centoquarantaquattro ore, ne avevo trascorse solo tre a conversare con gli amici. E per il resto, solitudine, fantasticherie, un bicchier d’acqua o un caffè, l’aperitivo due volte al giorno, un ricordo che mi sorprende, un’immagine che mi visita, e poi una cosa tira l’altra ed è già sera.

Luis Buñuel, Dei miei sospiri estremi, Milano, Rizzoli, 1983