Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

5 SETTEMBRE -

23 SETTEMBRE 2017

CINEBABEL

ALDILÀ

 

HEREAFTER

Clint Eastwood
USA 2010
Sceneggiatura: Peter Morgan; fotografia: Tom Stern; montaggio: Joel Cox, Gary Roach; musica: Clint Eastwood;
interpreti: Matt Damon, Cécile de France, Frankie McLaren, George McLaren, Thierry Neuvic, Jay Mohr, Richard Kind, Lyndsey Marshal, Bryce Dallas Howard, Marthe Keller, Tom Beard, Jenifer Lewis, Annette Georgiou, Jack Bence, Derek Jacobi, Steve Schirripa, Mylène Jampanoï…;
produzione: Clint Eastwood, Kathleen Kennedy, Robert Lorenz per Warner Bros./Malpaso Productions/ The Kennedy-Marshall Company/Amblin Entertainment.

COL, v.o. inglese, st. f, 129'

Nel dicembre 2004, in vacanza in Thailandia, la giornalista francese Marie Lelay (de France) sopravvive allo tsunami, ma quando vuole scrivere un libro sulla sensazione di aver avuto una breve esperienza dell'aldilà si inimica colleghi e amici. A San Francisco, George (Damon) si convince che il potere di fare da tramite tra i vivi e i morti lo condanna alla solitudine e anche se ha perso il posto di lavoro non vuole più sfruttare le sue qualità di medium. A Londra, il piccolo Marcus (F. McLaren) cerca in tutti i modi di mettersi in contatto con il fratello gemello Jason (G. McLaren) morto in un incidente. Le loro vite si incroceranno alla London Bookfair, dove Marie presenta il suo libro e Marcus insegue George.


Recuperando il gusto del romanzesco, Eastwood affronta un tema scivoloso come la morte con empirismo americano (non si interroga se quello che dicono i suoi personaggi è vero: lo prende per buono) e romanticismo europeo (a fare da collante narrativo c'è in sottofondo Dickens e i suoi capolavori). Ognuno dei tre protagonisti è stato toccato dalla morte ("provata" da Mary, "condivisa" da George e "subita " da Marcus) e il film ne assume l'eredità narrativa per affrontare l'incidenza del Caso nel destino delle persone, la determinazione con cui perseguire le proprie scelte, la capacità di ascoltare i propri sentimenti (senza aver paura né vergogna delle lacrime). Così che alla fine quell'esperienza diventa lo strumento per ridare valore alla vita e spingere le persone a cercare un senso positivo alle proprie azioni.
(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2017, Milano, Baldini & Castoldi, 2016)

Per l’ottenimento dei diritti e delle copie si ringraziano:

  1. Trigon-film, Ennetbaden

  2. Filmcoopi, Zürich

  3. Xenix Filmdistribution, Zürich

  4. MPLC, Zürich

  5. Eduardo Nunes