CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA | |||||||||
La Beauté du diable di René Clair, I/F 1949 |
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Sceneggiatura: René Clair, Armand Salacrou; fotografia: Michel Kelber, Gianni di Venanzo; musica: Roman Vlad; interpreti: Michel Simon, Gérard Philipe, Nicole Besnard, Raymond Cordy, Gaston Modot, Paolo Stoppa, Simone Valère, Carlo Ninchi, Tullio Carminati; produzione: Salvo dAngelo per Universalia/Enic/Franco London Film.
16mm, bianco e nero, v.o. francese, 96 |
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Dopo aver passato tutta la vita a studiare, il vecchio dottor Faust (Michel Simon) si accorge che non sa niente della propria vita; per questo accetta il patto con Mefistofele (Simon): la giovinezza in cambio dellanima; e così si trasforma nel bellissimo Henri (Philipe).
René Clair presentò questo film ambizioso con queste parole: "Esistono temi dinesauribile ricchezza. E sono quelli di cui un autore dovrebbe diffidare. Perché, ci si chiederà, un nuovo Faust, e nella nostra epoca? Il personaggio sillumina stranamente (...) La grande corrente che trascinava gli alchimisti è continuata sino allepoca delle scoperte atomiche. E i miei contemporanei hanno il privilegio dassistere allo spettacolo di unumanità che, avendo venduto la propria anima, cerca di impedire quella rovina del mondo intero verso cui la trascinano il suo lavoro e le sue azioni". La sequenza migliore è quella della scena chiave, in cui Mefistofele mostra a Faust il suo avvenire: una dittatura fondata sulla distruzione e il delitto, in un grande specchio barocco; ma il cavaliere "rifiuta di accettare il giogo del destino". Michel Simon e Gérard Philipe danno una delle loro interpretazioni migliori. (Georges Sadoul, Il cinema, vol. 2 I film A-M, Firenze, Sansoni, 1981) |
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