Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH-6500 Bellinzona
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9 MAGGIO 2015 -
16 GIUGNO 2015
I FRATELLI COEN
parte seconda
BURN AFTER READING
A prova di spia
Il dischetto con i conti correnti di un ex analista della Cia (Malkovich), trafugato dalla moglie (Swinton) come arma per divorziare,
capita nelle mani di due istruttori di ginnastica (Pitt e McDormand) che sperano in un sostanzioso riscatto.
Invece finiscono per mettere sul chi vive la Cia e coinvolgere nell’intrigo un agente dell’Agenzia (Clooney) in cerca di avventure erotiche.
(Il Mereghetti. Dizionario dei film 2014, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2013.)
“Il bello di questi Coen – mica tanto diversi da quelli del precedente, genere a parte – è che non hanno più dèi,
piccoli o grandi, da omaggiare; non hanno più precedenti con cui dialogare o estetiche da aggiornare, e anche la citazione è ormai orfana di antecedenti e referenti.
In Burn after reading si presentano in versione tritarifiuti, semplici, sfacciati e superficiali, determinati e deterministi come il bellissimo personaggio di Linda,
Frances McDormand, con una visione del mondo e della vita prive di curve e profondità.”
USA/GB/ Francia 2008
Regia: Joel ed Ethan Coen; soggetto e sceneggiatura: Ethan e Joel Coen, liberamente ispirato al libro Burn before reading: Presidents, Cia Directors and Secret Intelligence di Stansfield Turner; fotografia: Emmanuel Lubezki; musica: Carter Burwell; montaggio: Roderyck Jaynes;
interpreti: George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Brad Pitt, Tilda Swinton, Richard Jenkins, J. K. Simmons, David Rasche, Olek Krupa, Elizabeth Marvel, Michael Countryman, Kevin Sussman, J.R. Horne, Hamilton Clancy, Armand Schultz;
produzione: Ethan e Joel Coen, Tim Bevan, Eric Fellner per Mike Zoess Productions/Relativity Media/Studio Canal/Working Title Films.
Blu-ray, colore, v.o. inglese st. f., 96’
Una moderna commedia degli equivoci permette ai Coen di scrivere un nuovo, divertente capitolo di quella “enciclopedia sulla stupidità umana” cui hanno dato forma dall’inizio della loro carriera.
Come indicano la prima e l’ultima scena, l’obiettivo principale dovrebbe essere la Cia, a cui il paese reale ha delegato in buona parte la propria sicurezza e che nei fatti dimostra
(lo dice J.K. Simmons nei panni del superiore a cui tutti rispondono) di agire senza sapere e senza capire. Ma è l’umanità tutta che sembra aver perso il senso delle cose,
schiava dei luoghi comuni (i dialoghi potrebbero funzionare da aggiornamento allo stupidario di Bouvard e Pécuchet) e mossa dai vizi peggiori.
A rendere ancora più godibile il tutto, un cast di star al meglio dell’autoironia, con Brad Pitt inaspettato nei panni di un “rintronato” bodybuilder e Tilda Swinton in quelli di una “megera” da cui (giustamente) l’amante George Clooney cerca di prendere le distanze.
(Pier Maria Bocchi, Luca Malavasi, in "Cineforum", 478, ottobre 2008)
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Nonostante le nostre ricerche non abbiamo trovato gli aventi diritto per The Man Who Wasn’t There e The Ladykillers. Siamo comunque pronti a rispondere ad eventuali richieste in tal senso.
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