7 SETTEMBRE 2013 -

18 MAGGIO 2014

MICHAEL HANEKE

1. ‣ DER SIEBENTE KONTINENT
   

2. ‣ BENNY’S VIDEO
   

3. ‣ 71 FRAGMENTE EINER CHRONOLOGIE DES ZUFALLS
   

4. ‣ DAS SCHLOSS
   

5. ‣ FUNNY GAMES
   

6. ‣ CODE INCONNU – RÉCIT INCOMPLET DE DIVERS VOYAGES
   

7. ‣ LA PIANISTE
   

8. ‣ LE TEMPS DU LOUP
   

9. ‣ CACHÉ
   

10. ‣ FUNNY GAMES U.S.
    

11. ‣ DAS WEISSE BAND
    

12. ‣ AMOUR

Locandina PDF

DER SIEBENTE KONTINENT

Il settimo continente, Austria 1989
Sceneggiatura: Michael Haneke; fotografia: Toni Peschke; montaggio: Marie Homolkova; musica: Alban Berg;
interpreti: Birgit Doll, Dieter Berrner, Leni Panzer, Udo Samel, Robert Dietl;
produzione: WEGA-Filmproduktionsges., Wien.
DCP/dvd, colore, v.o. T, st. f, 104’

Pardo di bronzo, Locarno 1989

Georg lavora al centro di sorveglianza di una grossa impresa; sua moglie Anna è impiegata come ottico. Ma la sicurezza della loro routine risulta essere un inganno. Per molto tempo hanno ignorato la dilagante solitudine che li circonda, l’inutilità della loro esistenza. Quando un giorno la figlia, tornando da scuola, afferma di non riuscire più a vedere, vengono in superficie gli stimoli aggressivi fino ad allora repressi. Lentamente prende forma il sogno australiano, viene progettato il viaggio lungamente desiderato nel settimo continente, dove non occorrerà più dimostrare quotidianamente quello che si è, o si vorrebbe essere. Abbandonare finalmente quest’esistenza vuota, priva di socialità, chiusa in un ménage familiare apparentemente perfetto.
(dal Catalogo del 42. Festival internazionale del film Locarno, 1989)

Der siebente Kontinent si abbatte sulle nostre nuche con la precisione e l’incisività di una ghigliottina nelle prime ore del mattino. In questa prima parte di una “trilogia della glaciazione emozionale”, il regista viviseziona con lo sguardo freddo e implacabile dello scienziato la disgregazione della famiglia, l’impasse dei nostri rituali borghesi quotidiani (…), il malessere di questa fine di secolo, il fallimento della nostra civiltà. Mentre molti altri film danzano cinicamente sulle macerie, Haneke cerca di sfidare il caos ambientale e di dargli una forma.
(Serge Kaganski, “Les Inrockuptibles”, dal Bollettino della Cinémathèque suisse, 269, novembre-dicembre 2012)

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

1. •Cinémathèque suisse, Lausanne
   

2. •MK2, Paris
   

3. •Xenix Filmdistribution, Zürich
   

4. •Frenetic Films, Zürich
   

5. •Filmcoopi, Zürich
   

Presentato da:

1. • Circolo del cinema di Bellinzona
   

2. • Circolo del cinema di Locarno
   

3. • LUGANOCINEMA93
   

4. • Cineclub del Mendrisiotto