Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH6500 Bellinzona
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il cinema di Valerio Zurlini
10 Gennaio - 2 marzo 2011
Seduto alla sua destra
1968
Soggetto e sceneggiatura: Valerio Zurlini, Franco Brusati; fotografia: Aiace Parolin; montaggio: Franco Arcalli; scenografia: Franco Bottari; musica: Ivan Vandor; suono: Pietro Spadoni; interpreti: Woody Strode, Franco Citti, Jean Servais, Pier Paolo Capponi, Stephen Forsyth, Luciano Lorca, Salvo Basile, Giuseppe Transocchi, Silvio Fiore, Renzo Rossi, Mirella Panfini; produzione: Carlo Lizzani per Castoro Film – Italnoleggio Cinematografico.
35mm, colore, 89’
In un paese africano il capo del movimento non violento per l’indipendenza (Strode) è sequestrato dai mercenari che, con la tortura, cercano di indurlo a una pubblica sconfessione delle sue idee. Sarà ucciso dagli altri capi del movimento, che professano la rivolta violenta. Prodotto da Carlo Lizzani come episodio di Vangelo 70, divenne per ragioni di durata un’opera autonoma. (…) Zurlini e il cosceneggiatore Franco Brusati, ispirandosi alla storia di Patric Lumumba, si confrontano col tema dell’intolleranza e della violenza, secondo i dettami del terzomondismo allora di moda. Strode, attore nero caro a John Ford, iniziò qui la carriera italiana.
“Se devo dire che cos’è questo film, oltre che un pamphlet sulla violenza e l’orrore della violenza, direi proprio che è un film sulla grazia (…) Non è vero che la grazia esista soltanto in senso religioso. Quando un uomo ne incontra un altro avvertendone la grande statura morale, a lui superiore, e prova un’immediata e strana devozione per quest’uomo, questo si può definire uno stato di grazia laico. Così, l’altra faccia del film è certamente questa: la storia di una grazia, di un amore enorme per qualcuno che si intuisce più grande di noi, di un amore che può andare fino alla morte”. (Valerio Zurlini)