Circolo del cinema di Bellinzona
casella postale 1202
CH6500 Bellinzona
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il cinema di Valerio Zurlini
10 Gennaio - 2 marzo 2011
La prima notte di quiete
1972
Soggetto e sceneggiatura: Valerio Zurlini, Enrico Medioli; fotografia: Dario Di Palma; montaggio: Mario Morra; suono: Bruno Zanoli; musica: Mario Nascimbene; interpreti: Alain Delon, Sonia Petrova, Lea Massari, Giancarlo Giannini, Salvo Randone, Alida Valli, Renato Salvatori, Adalberto Maria Merli, Nicoletta Rizzi, Krista Nell, Sandro Moretti, Fabrizio Moroni, Patrizia Adiutori, Roberto Lande, M. Cristina Antonellini, Carla Mancini; produzione: Mondial Te.Fi (Roma)/Adel Productions (Paris).
35mm, colore, 132’
A Rimini, Daniele Dominici (Delon), trasandato supplente di lettere, si lega con Vanina (Petrova), la più bella delle sue allieve, contrastato dalla madre (Valli) e dall’amante (Merli) di lei, nonché dalla propria amante possessiva (Massari). Ma i sogni di fuga avranno vita breve. I vitelloni trent’anni dopo: i toni si sono fatti più cupi, l’innocenza è definitivamente perduta. Uno dei migliori film di Zurlini (…): parabola autodistruttiva di un piccolo eroe che, pur grondando di letteratura, riesce a trovare accenti sinceri. Splendida l’ambientazione in una livida Rimini invernale, suggestiva la musica di Mario Nascimbene e azzeccate tutte le figure di contorno.
“Quella costiera adriatica che avevo visto l’inverno, quando non c’è l’esplosione del turismo estivo, stretta dal rancore, dalla ferocia, dalla violenza. L’avevo vista, quella violenza dell’uomo sulla donna. La prima notte di quiete è un film molto legato ad un certo ambiente geografico. Contiene anche un aspetto di “storia popolare”: la storia di un uomo che ha un rapporto ormai di morte con gli altri, e che incontra la giovinezza. Una giovinezza che nasconde in realtà la morte: è un romanzo popolare vecchio come il mondo (…) Il titolo viene da un verso di Goethe che si può tradurre più o meno così: ‘La morte, la prima notte di quiete’.” (Valerio Zurlini)