MARíA LUISA
BEMBERG
La passionaria

02.03.04 / 08.04.04

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA
L'OCCHIO DELLE DONNE

María Luisa Bemberg

2 MARZO 2004  - 8 APRILE 2004
La passionaria

Quest’anno, l’Associazione “L’occhio delle donne” presenta, in collaborazione con i Cineclub Ticinesi, la rassegna dedicata alla filmografia della regista argentina María Luisa Bemberg.
Il desiderio di far conoscere al pubblico ticinese, e non solo, il lavoro completo di Maria Luisa Bemberg era in progetto già da parecchio tempo. Grazie alla collaborazione di amici argentini in Ticino e in Argentina abbiamo potuto realizzarlo. Innanzitutto abbiamo scelto di proporre questa regista perché è stata una delle pioniere del cinema in America Latina. Prima dei suoi lavori pochi erano i film diretti da donne e c’era una ridotta tradizione di registe. Bemberg gioca quindi un ruolo rilevante nell’apertura delle porte alle realizzatrici dell’America Latina. Un altro motivo della nostra scelta è che la Bemberg focalizza le donne come soggetti del suo cinema e mostra un chiaro interesse per figure femminili che, in un modo o nell’altro, sfidano e vincono sullo status quo. Inoltre l’estetica dei suoi film può essere vista, in chiave femminista, nell’importanza che la Bemberg assegna allo sguardo femminile rispetto a quello maschile.

María Luisa Bemberg nasce il 14 aprile 1922 a Buenos Aires da una famiglia ultraconservatrice di origine tedesca , che era una delle più ricche dell’Argentina. Trascorre la sua gioventù in questo ambiente borghese, appassionandosi alla lettura e alla scrittura, interessi che la portano all’età di quasi 50 anni nel mondo del cinema, quest’ultimo riservato quasi esclusivamente agli uomini. Prima di entrare nella settima arte, inizia come produttrice teatrale, fondando il teatro del Globo nel 1968. L’anno successivo crea con altre donne la Union Feministas Argentinas (UFA), le cui attività si interrompono a causa dell’avvento al potere dei militari (1973). Inizia la sua carriera cinematografica realizzando due sceneggiature: nel 1970 con Crónica de una Señora (regista Raoul de la Torre) e nel 1975 con Triángulo de Cuatro (regista Fernando Ayale). Successivamente passa alla regia con due cortometraggi: El Mundo de la Mujer (1972) e Juguetes (1978), dedicandosi tra un film e l’altro alla sua formazione frequentando i corsi di Lee Strasberg a New York.
Nel 1980 realizza il suo primo lungometraggio, intitolato Momentos, seguito due anni dopo da Señora de nadie , entrambi premiati a vari Festival. Con Camila del 1984 si candida all’Oscar come miglior film straniero. Miss Mary del 1986 riceve diversi riconoscimenti. Yo, la peor de todas del 1990 è presentato a Venezia, ma non viene fatto circolare in Italia. Nel 1993 presenta De eso no se habla. Lavora instancabilmente fino alla fine della sua vita nel film El impostor. Muore il 7 maggio 1995 a Buenos Aires.