CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA

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TERRE DI NESSUNO
5 film dell'est europeo
Werckmeister harmóniák
di Béla Tarr

Ungheria/Germania 2000

        Sceneggiatura: László Krasznahorkai, Béla Tarr, dal romanzo "Malinconia della Resistenza" di László Krasznahorkai; fotografia: Miklós Gurbán; montaggio: Agnes Hranitzky; musica: Mihály Vig; interpreti: Lars Rudolph, Peter Fitz, Hanna Schygulla, János Derszi, Djoko Rosic, Ferenc Kállai, Mihály Kormos, Eva Almássy; produzione: Lajos Gerhardt.

        35mm, bianco e nero, v.o. st. it., 145’

Un piccolo villaggio della pianura ungherese. Fa freddo, molto freddo, venti gradi sotto zero. Centinaia di persone fanno la coda sotto la tenda del circo per poter vedere la carcassa di una vera balena, principale attrazione del paese. La gente arriva da tutte le località circostanti per ammirare l’animale. La presenza di tanti "stranieri" e il freddo estremo disturbano l’ordine stabilito nel piccolo villaggio.

L’utilizzo del bianco e nero e il ricorso a lunghi, interminabili piani-sequenza sono le caratteristiche più evidenti del modo di far cinema di Béla Tarr (…) la macchina da presa ora si sposta, ora si ferma, ora riparte di nuovo, utilizzando indifferentemente luoghi chiusi o luoghi aperti, che non influiscono assolutamente sulla lunghezza dei piani (…) Il film è una meditazione sulla storia e, soprattutto una meditazione sul cinema; la tragedia percorre le vicende dell’umanità, ma è anche dentro la rappresentazione, dentro lo sguardo che cerca l’essenza, il senso profondo di un destino incomprensibile.

(Signorelli)