Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

2 OTTOBRE -

29 OTTOBRE 2018

UNO SGUARDO SUL CINEMA
NORVEGESE DEL XXI° SECOLO

 

In collaborazione con l’Ambasciata e il Console Onorario di Norvegia Diego Glaus, il Circolo del Cinema di Locarno (CCL) e il Circolo del Cinema di Bellinzona (CCB) gettano uno sguardo sulla produzione cinematografica norvegese degli ultimi 10 anni, privilegiando film di finzione e documentari di chiaro impegno sociale o pellicole candidate agli Oscar quali migliori film norvegesi (Kon-Tiki e Jeg er din). Cinematografia pressoché sconosciuta alle nostre latitudini, ci lasceremo sorprendere dalle scelte del gruppo di lavoro CCL, che ha avuto a disposizione una assai vasta lista di film, tra cui anche molti documentari e l’interessante produzione di cortometraggi. Per questione di spazio sicuramente saranno rimaste nel cassetto pellicole altrettanto interessanti quanto quelle che saranno presentate al PalaCinema di Locarno e al Cinema Forum di Bellinzona durante il mese di ottobre. In Scandinavia il cinema norvegese fu il più lento a svilupparsi agli albori della storia del cinema ed iniziò ad avere visibilità solo a partire dagli anni ’20. Come per molte cinematografie europee la Nouvelle Vague francese lasciò anche in Norvegia un segno tangibile. Tra gli autori importanti certamente Pal Lokkeberg e Lasse Henriksen (vincitore nel 1971 a Berlino di un Orso d’argento per la fotografia con il film sperimentale “Love is war”). Da ricordare una delle prime realizzatrici femminili Anja Breien, che prese a modello il John Cassavetes di “Husbands”. Negli ultimi decenni, svincolatasi dalle tematiche di certo cinema scandinavo drammatico o sarcasticamente disilluso (pensiamo per esempio a Ingmar Bergman o Aki Kaurismäki), la produzione norvegese ha privilegiato storie d’amore, commedie, thriller dai toni spesso brillanti e documentari interessanti, girati da registi di talento (molte sono donne, tra cui occorre ricordare la grande attrice e regista Liv Ullman). Particolare attenzione è data anche al cinema per ragazzi e adolescenti, che vale in generale per tutti i paesi scandinavi. Una buona parte degli autori delle pellicole presentate sono quarantenni senza alcuna inclinazione a tratteggiare soggetti cupi e deprimenti, ma comunque attenti alla società che li circonda. La meravigliosa natura norvegese è spesso in primo piano, a volte come elemento narrativo, con luci e colori abbaglianti, e non quale semplice sfondo paesaggistico. Tra i registi più importanti a partire dagli anni ‘80 si possono citare Ola Solum, Nils Gaup e Margarete Robsahm (vincitrice al Film Festival Ragazzi di Bellinzona, ora Castellinaria, nel lontano 1989 con “Il principio di una storia”). Negli anni duemila tra i registi più affermati fuori dalle patrie mura vi è certamente Bent Hamer, autore di “Hjem til Jul” (Tornando a casa per Natale”) e del bukowskiano “Factotum” e di cui presenteremo una delle ultime fatiche 1001 grams.



Giancarlo De Bernardi

gruppo di lavoro CCL




  1. Bibliografia: Enciclopedia Treccani, istituto dell’enciclopedia italiana


  1. Per l’ottenimento dei diritti e delle copie si ringrazia l’Ambasciata di Norvegia in Svizzera a Berna.

In collaborazione con:

  1. Ambasciata di Norvegia