Circolo del cinema di Bellinzona

casella postale 1202

CH-6500 Bellinzona

11 OTTOBRE 2014 -

20 DICEMBRE 2014

Sensi del SILENZIO
ESPOSIZIONI / CONFERENZE / FILM / ATTIVITÀ

 

Introduzione

Il silenzio assume significati diversi a partire dai contesti e dalle situazioni che ne informano il contenuto e il senso. Può essere vissuto come liberazione e fonte di autorealizzazione quando è praticato in piena libertà, ma può anche trasformarsi in strumento di potere e causare sentimenti di angoscia e oppressione; oppure, può suscitare imbarazzo quando è percepito come “fuori luogo”.
Il silenzio non è solo assenza di rumore; è una realtà molto più complessa, che spesso e volentieri si definisce proprio in relazione al rumore, e al suono, da cui si differenzia senza che vi si opponga in maniera rigida e radicale.
Il silenzio può insinuarsi nel suono, può separare un suono dall’altro, può marcare una pausa, ma anche un inizio, o una fine. Ma il silenzio è anche ascolto, e proprio per questo non esclude il suono dalla sua definizione. Quando le pratiche del silenzio incontrano i rituali della società, le forme e i contenuti del silenzio si differenziano ulteriormente.
C’è il silenzio delle sale da concerto, condizione per la fruizione dell’esperienza della musica, c’è il silenzio che si osserva nel minuto di silenzio, momento di solidarietà, pace e riconciliazione. Ma c’è anche il silenzio che emerge nei micro-rituali della quotidianità. Ci sono forme positive del silenzio, tante, ma a volte il silenzio è imposto, e allora genera disagio e oppressione.
Ma allora che cos’è il silenzio? Si può ipotizzare l’esistenza di una sorta di “grammatica” del silenzio che permetterebbe di ritrovare delle costanti all’interno della diversità e della molteplicità delle esperienze del silenzio? Il silenzio è un fenomeno naturale, tecnico o discorsivo? Oppure si situa all’incrocio di queste tre varianti, crocevia di fisica, tecnica e discorso?
Al fine di valorizzare questi ed altri interrogativi Sensi del silenzio indaga il silenzio come esperienza percettiva, come forma del sentire umano, ma anche come fenomeno legato al tempo, allo spazio, alla cultura e alla tecnologia.

Il progetto, sostenuto dalla Biblioteca cantonale di Bellinzona e da altri enti, prevede l’allestimento di un’installazione, l’organizzazione di una serie di eventi, incontri e conferenze, e la pianificazione di una rassegna cinematografica sul tema del silenzio. L’installazione “Il silenzio in una stanza”, ideata da Erminia Mossi, permette di accedere a una stanza attraverso un corridoio - sorta di cordone ombelicale - che ci collega idealmente al silenzio che possiamo percepire sulle cime alpine.
La stanza ospita l’opera video realizzata da Olmo Cerri (REC), che propone una serie di situazioni che interrogano i visitatori sulle variazioni espressive generate da un atto apparentemente semplice come quello dello stare in silenzio.

Gli incontri e le conferenze daranno spazio a rappresentanti di discipline quali l’antropologia, la filosofia, la letteratura, il teatro, la meditazione, l’astronomia, la musica, ecc., ai quali lanceremo un invito a testimoniare sulla centralità del silenzio nelle pratiche artistiche, scientifiche e spirituali.
Per dare ulteriore rilievo all’esposizione e agli incontri, la rassegna cinematografica presenterà il tema attraverso una serie di film e documentari, proponendo un programma che comprenderà sia classici della storia del cinema, sia pellicole contemporanee.

Il programma della rassegna, ricchissimo di spunti, offre ulteriori occasioni di riflessione sul senso che il silenzio assume nelle società contemporanee. In particolare, segnaliamo due esposizioni. La prima offrirà l’opportunità ad alcuni importanti vignettisti di esprimere in modo ludico e simpatico il legame fra il silenzio e la risata, mettendo a nudo le potenzialità comiche del silenzio.
La seconda, invece, in occasione del 40esimo dalla sua fondazione il Gruppo Ticino 48 di Amnesty International, prevede un’esposizione di manifesti che sottolineano l’importanza di proteggere la dignità umana, dando voce al silenzio degli oppressi. Nell’atrio della Biblioteca cantonale di Bellinzona, dal 5 al 20 dicembre saranno esposti manifesti storici, realizzati da artisti e grafici, e donati ad Amnesty International in sostegno del suo lavoro di promozione e diffusione dei diritti umani nel mondo.
Per differenziare e arricchire ulteriormente la rassegna, vi proponiamo inoltre una serie di incontri, visite ed escursioni che favoriranno una full immersion in quello che, prendendo in prestito il titolo di un famoso libro di Max Picard, potremmo definire il mondo del silenzio. In occasione della nostra rassegna la Biblioteca cantonale allestirà al suo interno delle aree specifiche in cui poter approfondire la tematica del silenzio attraverso l’uso di una filmografia, di una bibliografia e di una sitografia realizzate appositamente per l’occasione e consultabili al link www.sbt.ti.ch/bcb/silenzio.

Vi invitiamo pertanto a consultare l'opuscolo della rassegna con la speranza che, in una maniera o in un’altra, possiate trovare il vostro personalissimo silenzio…


Il cinema è un ottimo strumento per stimolare la riflessione e il dialogo. Ciò ci permette di ampliare il campo d’indagine sul tema del silenzio.
La rassegna cinematografica offre l’opportunità di apprezzare sia pellicole che hanno segnato la storia del cinema, sia film e documentari più recenti.
Nella scelta dei titoli si valorizza la pluralità dei punti di vista, dando spazio ad argomenti quali il silenzio monastico, l’handicap, l’omertà, e la morte, incoraggiando in questo modo una comprensione globale del silenzio e delle problematiche che hanno una forte connessione con questo tema.
La rassegna è organizzata in collaborazione con i Circoli del Cinema di Bellinzona e Locarno, il cui ruolo è di diffondere e di far conoscere, oltre alla storia del cinema, anche quel cinema che spesso non viene opportunamente valorizzato dalla programmazione in sala.







Gli organizzatori:

  1. Biblioteca cantonale di Bellinzona

  2. Circolo del cinema Bellinzona

  3. Circolo del cinema Locarno

  4. Itemi.ch, gruppo di lavoro di Fahrenheit-forum per le biblioteche

Con il sostegno finanziario di:

  1. Pro Helvetia

  2. Repubblica e Cantone Ticino DECS - Fondo Swisslos

  3. itemi.ch

  4. Percento culturale Migros

  5. Biblioteca cantonale di Bellinzona