DONNE IN ATTESA
Kvinnors väntan
Svezia 1952
Sceneggiatura: Ingmar Bergman; fotografia: Gunnar Fischer; montaggio: Oscar Rosander; musica: Eric Nordgren; interpreti: Anita Björk, Maj-Britt Nilsson, Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand, Birger Malmsten, Jarl Kulle, Karl-Arne Holmsten, Gerd Andersson, Björn Bjelvenstam, Aino Taube, Hakan Westergren, Kjell Nordenskold, Carl Ström…; produzione: Allan Ekelund per Svensk Filmindustri.
35mm, bianco e nero, v.o. st. f/t, 107’
Quattro donne, riunite in una casa sul lago per una vacanza, in attesa dei mariti (che sono fratelli) si raccontano le proprie esperienze matrimoniali, rivelando un destino più o meno comune di slanci delusi e monotonia quotidiana. Questo non impedirà alla giovane sorella di una di loro, Maj (Andersson), di fuggire col fidanzato nella speranza di un futuro sentimentale migliore.
Tipica indagine bergmaniana nel frustrante universo della coppia (soprattutto per le donne, sempre più inquiete e vitali dei loro compagni): strutturato geometricamente in modo insolito, con l’elemento drammatico in progressiva diminuzione dal primo all’ultimo racconto (decisamente comico-grottesco), il film può forse risultare un po’ datato nei suoi contenuti, ma dal punto di vista cinematografico colpisce ancora per il suggestivo equilibrio con cui il regista bilancia l’introspezione, gli eventi e l’ambientazione.
Ero di cattivo umore, non funzionava, ero ansioso. Mi sentivo più o meno costretto a scrivere una sceneggiatura che assicurasse un successo commerciale e non era per niente facile, credetemi! Era quasi una faccenda di humour macabro, poiché era la mia ultima possibilità. La mia situazione finanziaria era pessima e avevo dei problemi coniugali.(2)