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ROBERT BRESSON | ||||||||||||||||||||||||||
Une femme douce Così bella, così dolce Francia 1969 |
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Sceneggiatura: Robert Bresson, dalla novella La mite di Fedor Dostoevskij; fotografia: Ghislain Cloquet; montaggio: Raymond Lamy; musica: Purcell e Jean Wiener; interpreti: Dominique Sanda,Guy Frangin, Jane Lobre, Dorothée Blank, Claude Ollier; produzione: Parc Film / Marianne Production.
16mm, colore, v.it., 98 |
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In un lungo flashback, un marito usuraio (Frangin) rievoca la propria esistenza di fronte al cadavere della moglie suicida (Sanda).
Una tormentatissima riflessione sul senso della vita, a partire dalla traccia di un racconto di Dostoevskij (La mite) riambientato nella Parigi degli anni Sessanta e rielaborato con uno stile secco e scarno: i personaggi non hanno nemmeno dei nomi (solo la domestica si chiama Anna) e tutto il film "diventa una marcia verso il suicidio, dove lodore della morte si mescola alle immagini erotiche, che per una volta sono estremamente presenti". È il primo film a colori di Bresson, che però ha evitato i forti contrasti cromatici "per non distrarre locchio dello spettatore". Esordio della diciottenne Sanda. |
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