ROBERT
BRESSON

settembre 2003 /
maggio 2004

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA
ROBERT BRESSON
Une femme douce
Così bella, così dolce

Francia 1969

Sceneggiatura: Robert Bresson, dalla novella La mite di Fedor Dostoevskij; fotografia: Ghislain Cloquet; montaggio: Raymond Lamy; musica: Purcell e Jean Wiener; interpreti: Dominique Sanda,Guy Frangin, Jane Lobre, Dorothée Blank, Claude Ollier; produzione: Parc Film / Marianne Production.

16mm, colore, v.it., 98’

In un lungo flashback, un marito usuraio (Frangin) rievoca la propria esistenza di fronte al cadavere della moglie suicida (Sanda).

Una tormentatissima riflessione sul senso della vita, a partire dalla traccia di un racconto di Dostoevskij (La mite) riambientato nella Parigi degli anni Sessanta e rielaborato con uno stile secco e scarno: i personaggi non hanno nemmeno dei nomi (solo la domestica si chiama Anna) e tutto il film "diventa una marcia verso il suicidio, dove l’odore della morte si mescola alle immagini erotiche, che per una volta sono estremamente presenti". È il primo film a colori di Bresson, che però ha evitato i forti contrasti cromatici "per non distrarre l’occhio dello spettatore". Esordio della diciottenne Sanda.

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