ROBERT
BRESSON

settembre 2003 /
maggio 2004

CIRCOLO
DEL
CINEMA
BELLINZONA
ROBERT BRESSON
Procès de Jeanne d’Arc
Il processo di Giovanna d’Arco

Francia 1962

Sceneggiatura: Robert Bresson; fotografia: Léonce-Henri Burel; montaggio: Germaine Artus; musica: Francis Seyring; interpreti: Florence Carrez, Jean-Claude Fourneau, Roger Honorat, Marc Jacquier, Richard Pratt, André Brunet, Philippe Dreux, Gérard Zing, Paul-Robert Nimet, Marcel Darbaut, Jean Gillibert, Michel Herubel, André Regnier, André Maurice; produzione : Agnès Delahaie.

35mm, bianco e nero, v.o. F, 95’

Minuta ricostruzione del processo subito da Jeanne d’Arc (Carrez) a Rouen dal gennaio al maggio 1431, fino alla condanna al rogo e all’esecuzione sulla piazza del Mercato Vecchio.

Un film giudiziario d’autore (Bresson ha scritto la sceneggiatura basandosi sulle minute del processo), in cui "gli interrogatori servono soltanto a suscitare sul volto di Giovanna le sue impressioni profonde, a registrare sulla pellicola i movimenti del suo animo". Rigoroso, geometrico, quasi glaciale nella messinscena (ma la logica del campo-controcampo è spezzata da primi piani emotivamente efficaci proprio in virtù del loro isolamento), il film di Bresson si distingue nettamente da tutte le altre versioni anche per il ritratto della pulzella: non più l’eroina plebea, ma una donna raziocinante nel suo mistero, disinvolta ed elegante, che si confronta con i giudici alla pari ("parlava una lingua di perfezione mirabile", sostiene il regista). All’epoca fu più criticato (per eccesso di distacco e cerebralità) che apprezzato, e anche oggi sconta - a torto - la difficoltà del suo autore. Florence Carrez in seguito diventò scrittrice col nome di Florence Delay.

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