CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA | |||||||
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Un po' di cinema svizzero |
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Il vento di settembre Alexander J. Seiler, 2002 |
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Sceneggiatura: Alexander J. Seiler, Katharina Bürgi; fotografia: Pio Corradi; montaggio: Rainer M. Trinkler; suono: Nicola Bellucci, Dieter Lengacher; musica: Michel Seigner; produzione: Ventura Film SA, Andres Pfäffli, Meride. 35mm, colore, v.o. svizzero-tedesca/italiana st. italiani/tedeschi, 107 |
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Quarantanni dopo Siamo italiani (primo film svizzero sul fenomeno dellimmigrazione, di cui Seiler fu co-autore), il regista va alla ricerca di alcuni lavoratori e di alcune lavoratrici che in quellepoca erano giunti in Svizzera dal Suditalia. Oggi pensionati, i giovani di allora godono ormai i frutti della loro fatica in terra straniera nella loro patria pugliese e aspettano con impazienza la visita dei loro figli rimasti in Svizzera. Non ci sono solo gli italiani della seconda generazione in Svizzera che si sentono mezzo-svizzeri e mezzo-italiani, anche molti degli emigranti ritornati al paese sono "con i pensieri la maggior parte del tempo in Svizzera". "Mi manca sempre qualcosa", dice Anna, quarantanni. E "la lontananza e la nostalgia spezzano il loro cuore", aggiunge Tonuccio, sessantacinque anni, rievocando la vita degli emigranti.
Alexander J. Seiler è nato a Zurigo nel 1928. Studi di filosofia, storia dellarte, musica e teatro a Zurigo, Basilea, Parigi, Monaco e Vienna. Dal 1961 è regista e giornalista indipendente. Tra i suoi numerosi documentari, vanno almeno ricordati Siamo italiani (1964, con June Kovach e Rob Gnant), Musikwettbewerb (1967, idem), Die Früchte der Arbeit. Arbeit und Arbeiter in der Schweiz 1914-1974 (1977), Männersache (finzione, 1981), Ludwig Hohl ein Film in Fragmenten (1982), Palaver, Palaver. Eine Schweizer Herbstchronik (1990), Wenn zu Hause Krieg ist (1992), Der Nestbeschmutzer. Roman Brodmann Patriot und Exilant (1995), Il vento di settembre (2002). |
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