Circolo del cinema di Bellinzona

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CH-6500 Bellinzona

8 SETTEMBRE 2015 -

9 MAGGIO 2016

ROBERT ALTMAN

dopo gli anni Settanta

 

GOSFORD PARK

Gb/Usa/Italia 2001
Sceneggiatura: Julian Fellowes; fotografia: Andrew Dunn; montaggio: Tim Squyres; scenografia: Stephen Altman; musica: Patrick Doyle; suono: Nigel Mills;
interpreti: Kelly MacDonald, Eileen Atkins, Bob Balaban, Alan Bates, Charles Dance, Michael Gambon, Kristin Scott Thomas, Jeremy Northam, Stephen Fry…;
produzione: Robert Altman, Bob Balaban, David Levy per Sandcastle 5/Capitol/Chicagofilms/Filmcouncil/Medusa.
Colore, v.o. st. f, 137’

1932: sir William McCordell (Gambon) e la sua infedele moglie Lady Sylvia (Scott Thomas) organizzano una partita di caccia con numerosi invitati, tra cui l’attore Ivor Novello (Northam) e il produttore americano Morris Weissman (Balaban). Un omicidio fa venire a galla le tensioni tra servi e padroni; e la timida Mary (Macdonald), cameriera dell’acida contessa Constance (Smith), scoprirà la verità che un tronfio poliziotto (Fry) si lascia sfuggire.
Altman adatta il suo cinema corale alla struttura di un giallo in costume. Più che Agatha Christie (il delitto avviene dopo 80’), il vero modello è La regola del gioco di Renoir (…) Un raffinato divertissement, godibilmente recitato ma anche un po’ sopravvalutato (…) Altman e Balaban firmano il soggetto e la produzione, Julian Fellowes la sceneggiatura premiata con l’Oscar.

Gosford Park non è un film memorabile come i suoi progenitori storici, ma assomiglia al miglior Altman: stile inconfondibile, scetticismo ineccepibile. Il regista ha parlato di una somma tra La regola del gioco (Renoir) e Dieci piccoli indiani (Clair). Ma si sa che nel suo cinema il totale è un’opinione. Qualcun altro ci ha aggiunto (in superficie) Quel che resta del giorno di Ivory e (in profondità) Messaggero d’amore di Losey-Pinter, tanto per sottolineare che Robert Altman è sempre “un’altra cosa”. Sotto i costumi, dietro le ricche scenografie e le battute argute, c’è la solita deriva a cui è piacevole (e amaro) abbandonarsi. Deriva di storie, di ideali, di “comeback”."
(Fabrizio Tassi, in “Cineforum”, 414, maggio 2002)

Schede tecniche da:
Robert Altman, a cura di Emanuela Martini, Milano, Torino Film Festival/Editrice Il Castoro, 2011;
Sinossi e primo giudizio critico da:
Il Mereghetti. Dizionario dei film 2013, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2012



  1. Per alcuni film, nonostante le nostre ricerche, non abbiamo potuto risalire agli aventi diritto.
    Siamo comunque pronti a rispondere ad eventuali pretese in tal senso.

Per l’ottenimento delle copie e dei diritti si ringraziano:

  1. Cinémathèque suisse, Losanna

  2. Park Circus, Glasgow

  3. Praesens Film, Zürich