SALAAM, Mira! Circolo del cinema di Bellinzona

MARZO 2009

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MONSOON WEDDING
India - 2001

Sceneggiatura: Sabrina Dhawan
Fotografia: Declan Quinn
Montaggio: Allyson C. Johnson
Musica: Mychael Danna
Scenografia: Stephanie Carroll
Interpreti: Naseeruddin Shah, Lillete Dubey, Shefali Shetty, Vijay Raaz, Tilotama Shome, Vasundhara Das, Parvin Dabas, Kulbhushan Kharbanda, Roshan Seth, Soni Razdan, Neha Dubey, Kamini Khanna, Rajat Kapoor, Kemaya Kidwai, Ishaan Nair, Randeep Hooda, Sameer Arya, Rahul Vohra, Natasha Rastogi
Produzione: Mirabai Flms, IFC Keyfilms, Andora Films, Paradis Films
35 mm, colore, v.o. st. d/f. 114 min.

A New Delhi durano quattro giorni i preparativi di un matrimonio, combinato tra due ricche famiglie borghesi del Punjab. Arrivano anche dagli Stati Uniti e dall'Australia i membri del clan Verma e s'intrecciano 5 storie in una catena di tragicomici conflitti. Le torrenziali piogge monsoniche sono catartiche.
Al di là della sapienza narrativa con cui, grazie alla sceneggiatura di Sabrina Dhawan, fa giostrare come in un circo 68 personaggi, il 6° film di M. Nair - giocato sul conflitto tra vecchio e nuovo, tradizione e modernità, usi orientali e costumi occidentali - è un interessante referto sociologico sulla ricca borghesia indiana a cavallo tra due secoli. Pur in cadenze di commedia, non se ne nascondono le contraddizioni e i lati in ombra. Dagli omologhi film occidentali, R. Altman compreso, lo distacca una pagana sensualità di segno femminile che acquista per gli spettatori dell'Occidente cristiano una valenza di sano laicismo.
Inopinato Leone d'oro a Venezia.
(Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini, Dizionario dei film 2008, Zanichelli Editore, Bologna 2007)

“La lingua parlata in città, è un misto divertente (e divertito) di hindi, inglese e punjabi. Il film è stato concepito con spirito di leggerezza e di scoperta. L'idea era quella di lavorare con strumenti essenziali e di girare un racconto interessante e complesso in trenta giorni e a basso costo, impiegando allo stesso tempo leggende dello schermo, attori sconosciuti e membri della mia famiglia. Abbiamo cercato di dipingere un'epoca in cui la nostra cultura si è liberata dai complessi del colonialismo. La musica e i film 'Bollywood' rappresentano una componente inscindibile dalla nostra quotidianità e Moonson Wedding vi si ispira liberamente” (Mira Nair)