Rassegna cinematografica
AUTOMOBILE
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
27 settembre - 8 novembre 2008

CRASH
di David Cronenberg, Canada 1996

  • Sceneggiatura: DavidCronenberg, dal romanzo omonimo di James G. Ballard; fotografia: Peter Suschitzky; montaggio: Ronald Sanders; musica: Howard Shore; interpreti: James Spader, Deborah Hunger, Alias Koteas, Holly Hunter, Rosanna Acquette, Peter MacNeil, Cheryl Swarts, Yolande Julian, Judah Katz; produzione: David Cronenberg, Jeremy Thomas, Robert Lantos per Alliance Communications.
    35mm, colore, v.o. st. f/t, 98'

Grazie a un incidente d'auto quasi letale, il regista pubblicitario James Ballard impara ad associare il piacere sessuale al rischio di morire su un'autostrada: inizia una relazione con la dottoressa Helen Remington, che nello scontro ha perduto il marito, coinvolge la moglie Catherine in complessi scambi di coppia, e subisce il fascino del sinistro Vaughan, autore di ricostruzioni live di celebri incidenti (James Dean, Jayne Mansfield), che arriverà a mettere in pratica le sue teorie in cui la meccanica dell'automobile fa da raccordo tra eros e thanatos.

Cronenberg trova nel romanzo di James G. Ballare pane perle proprie ossessioni: la nascita di nuove forme di sessualità indotte dalla tecnologia, il rapporto perverso a autodistruttivo tra eros e civiltà. Ma dai tempi del Demone sotto la pelle non è cambiata solo la forma, allora sgangherata da B-movie, oggi gelida e controllatissima, si è trasformato anche il suo cinema: ridotto a un occhio tanto inflessibile (non ci nasconde niente) quanto privo di curiosità (le ossessive carrellate laterali che girano intorno ai corpi negano per prima cosa la libertà dello spettatore, impedendogli di allontanarsi o di avvicinarsi alle cose). Come in un quadro di Bacon, la carne martoriata rende esplicito e visibile il dramma nascosto che dilacera uomini e donne: un sogno di liberazione attraverso il sesso che si rivolta contro chi lo insegue e che ci consegna l'immagine di un mondo che può solo autodistruggersi. (Mereghetti)