Un mondo di donne
L'occhio delle donne
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
MARZO PRILE 2008
LE PAZZE. Le madri di Plaza de Mayo
Italia 2006
  • Regia: Daniela Padoan, RaiTre (2006).
    DVD, colore, v.o., 50 min.

Porte
Mi vengono in mente tante porte,
quelle della mia infanzia, mai chiuse a chiave
....quelle della mia scuola, aperte, pulite
quelle della sala parto, solide, leggere, a battente.....
e all'improvviso quelle dei commissariati, delle caserme e della chiesa
che ci venivano sbattute in faccia con violenza, sapendo che lì dietro
c'erano i nostri figli...
....Quante porte quanta vita
quanta morte dietro di esse.
Per questo la cosa più bella è la Piazza
perché non ha porte.
Per questo lì è tutto molto più chiaro.
Hebe de Bonafini

Dopo il golpe del marzo 1976 le madri argentine di Plaza de Mayo hanno avuto la forza e il coraggio di tenere testa alla dittatura, determinate a ritrovare i figli scomparsi.
Da una parte dunque un potere militare smisurato che si è esercitato nella distruzione degli oppositori nella forma più estrema: non ci si è limitati a torturare e ad uccidere un'intera generazione di giovani che voleva modificare le strutture del paese, ma si sono fatti sparire anche i loro corpi per dire simbolicamente che quei morti non erano mai stati veramente vivi, che tutto quello che quei giovani avevano fatto e sperato in vita non era mai realmente esistito.
A fronte di questo potere distruttivo si sono poste delle madri, sole, disperate, umiliate, che a quella morte riservata dal potere ai loro figli non si sono mai rassegnate.
E' stato nel corso delle ricerche estenuanti e senza esito dei loro figli che le madres si sono conosciute. Si sono riconosciute l'una nell'altra e hanno riscoperto insieme chi fossero quei loro figli meravigliosi e che cosa avessero fatto per scatenare così tanta ferocia. La decisione di andare insieme nella piazza è stata fondamentale, in quel ritrovarsi in piazza ognuna diversa dall'altra, ma tutte uguali nel condividere quella loro esperienza dolorosa è avvenuto qualcosa di speciale: sono state "rimesse al mondo dai loro figli" con il desiderio di dare rilevanza pubblica a quello che avevano fatto e pensato i loro figli. Le madres si sono fatte "madri di tutti i desaparecidos", dando con ciò un senso rivoluzionario alla maternità, per rimettere al mondo quel mondo che con tanto accanimento il potere aveva distrutto.
Le madri di Plaza de Mayo, lo si coglie bene nelle testimonianze raccolte nel prezioso documentario di Daniela Padoan, sono donne comuni, comuni e uniche per la loro sapienza, per la loro energia , per il loro coraggio, per la loro raffinata capacità nel fare affidamento su quel poco che rimaneva loro -corpi e parole di donne- per far fronte alla forza distruttrice e mortifera del potere.
La storia delle madres di Plaza de Mayo è una storia di dolore, un dolore che non passa mai: impossibile è dimenticare quello che è successo ai propri figli. Ma, man mano che le ascoltiamo raccontarci i loro inizi, le loro lotte, le mille invenzioni per spiazzare il potere, scopriamo che la storia delle madres è anche una storia di resistenza della vita sulla morte, è la storia di una rinascita dei loro figli nella pratica e nel pensiero di altri giovani, di quei giovani che hanno il coraggio di sognare, dice Hebe de Bonafini, di provare a far vivere i sogni. (T.F.)

Dopo la visione del documentario, a Bellinzona, è prevista una discussione. Introduce Tiziana Filippi.

  • Daniela Padoan collabora con "il Manifesto" e con la rivista "Via Dogana". Ha lavorato come autrice per Rai Educational e per RadioRai.
    Tra i suoi libri: Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz (Bompiani, 2004), Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo (Bompiani, 2005).