La Cina è vicina
cinema indipendente cinese 1993 - 2007
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
maggio - giugno 2008
La pensilina - Platform
Zhantai
di Jia Zhangke, 2000
  • Sceneggiatura: Jia Zhang Ke; fotografia: Yu Lik Wai; montaggio: Kong Jinlei; musica: Yoshihiro Hanno; interpreti: Hong Wei Wang, Tao Zhao, Jing Dong Liang, Tian Yi Yang, Bo Wang; produzione: Hu Tong Communication, Hong Kong.
    35mm, colore, v.o. st. it., 148'

Nel 1979, in una Cina in piena trasformazione, la musica pop continua ad essere proibita. Platform è, per l'appunto, una di quelle hit che i giovani ascoltano di nascosto. Min Liang e i suoi amici, una compagnia di teatro ufficiale, presentano una pièce in onore di Mao.. Con l'arrivo degli anni Ottanta la vita della compagnia cambia: musica pop, capelli permanentati, sigarette…

Ha le ambizioni di un affresco storico (dieci anni di vita cinese dal '79 all'89), ma si racconta in miniature abitate da “piccoli” uomini e “piccole” cronache. Ha la lentezza liturgica e il ritmo ipnotico di una cerimonia laica - il rito della memoria (minimalista per scelta estetica) - ma in ogni scena cerca i tempi del quotidiano, dei dialoghi semplici, dei gesti credibili. Ha l'arcaica fissità del piano frontale, campo medio o totale che inquadra i personaggi nelle coordinate di un mondo rigido, ma la scena è continuamente attraversata da eventi e movimenti, da corpi che disegnano traiettorie personali o cercano di adattarsi alle sue dimensioni.
Platform è un rigoroso affascinante film-fiume, un viaggio nel tempo, senza stacchi né didascalie di accompagnamento, lungo l'adolescenza di un ragazzo inquieto e occhialuto e dei suoi amici artisti (lungo l'adolescenza di una nazione che apre all'economia di mercato e si inventa una nuova rivoluzione “culturale”). (Fabrizio Tassi, in “Cineforum”, 399, novembre 2000)

  • Jia Zhanke è nato a Fenyang, una cittadina della provincia settentrionale di Shanxi, nel 1970. Studia pittura, si interessa di letteratura e pubblica il suo primo romanzo a 20 anni. Due anni dopo entra all'Accademia di cinema di Pechino, dove fonda il Gruppo cinematografico sperimentale giovanile, la prima organizzazione indipendente del genere in Cina, con cui realizza due video che vengono entrambi premiati. Nel 1997 gira il suo primo lungometraggio, Pickpocket, che riceve diversi premi internazionali ma viene censurato in patria perché giudicato troppo crudo. Platform è il suo secondo lungometraggio, coprodotto da Takeshi Kitano e premiato in vari festival. Con Still Life (2006) vince il Leone d'oro a Venezia.