INGMAR BERGMAN
parte terza: 1973 - 2003
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
settembre 07 - maggio 08
SINFONIA D'AUTUNNO
Höstsonat / Herbstsonat , RFT 1978

Sceneggiatura: Ingmar Bergman; fotografia: Sven Nykvist; montaggio: Sylvia Ingemarsson; musica: Chopin, Bach, Jandel; interpreti: Ingrid Bergman, Liv Ullmann, Lena Nyman, Halvar Björk, Marianne Aminoff, Erland Josephson, Arne Bang-Hansen, Gunnar Björnstrand, Georg Lokkeberg; Mimi Pollak, Linn Ullmann; produzione: Katinka Faragö, Ingmar Bergman, Lars-Owe Carlberg per Personafilm (München).
35mm, colore, v.o. st. f/t, 90'

Un'affermata pianista (Bergman, che per la prima volta veniva diretta dal suo omonimo connazionale) viene invitata per una breve vacanza dalla figlia (Ullmann): non si vedono da sette anni, e la madre non sa di trovare anche l'altra figlia, paraplegica, che lei aveva relegate in una clinica. Presto il passato viene a galla e, prima di tornare nel suo mondo, la madre chiede perdono alla figlia.
Scavo psicologico crudele (…), in cui i virtuosismi di recitazione si adattano a un ritmo televisivo. La maniera del grande Bergman.

Quando ho cominciato a prendere appunti per scrivere Sinfonia d'autunno, si trattava del sogno di una madre e di una figlia viste attraverso tre luci differenti: la luce del giorno, quella della notte e quella del mattino. Il dispositivo era tutto qui. Soltanto loro due, soltanto le tre luci, nessuna spiegazione, nessuna storia. Un movimento, o piuttosto tre movimenti come in una sonata. Questo era il punto di partenza ed era un sogno. E poi, sapete come va, man mano si cambia, la prima idea, ottima, si trasforma un po' e all'improvviso si ha per le mani una storia volgare, con tutte le spiegazioni, le scene… è strano. Si lavora contro la propria intuizione, contro il proprio istinto perché il film è un medium così pesante, il lavoro è così faticoso, che si ha come la sensazione di avere bisogno di una base molto solida. (6)