Sceneggiatura: Elena Soárez, Andrucha Waddington; fotografia: Ricardo Della Rosa; montaggio: Sérgio Mekler; musica: Carlo Bartolini, João Barone; interpreti: Fernanda Montenegro, Fernanda Torres, Ruy Guerra, Seu Jorge, Sténio Garcia, Luiz Melodia, Enrique Diaz… produzione: Conspiração Filmes, Rio de Janeiro, Brasile 2006.
35mm, colore, v.o. portoghese, st. f/t, 114'
Premio per la miglior attrice al Festival di Guadalajara (Messico), Alfred P. Sloan Feature Film Prize, Sundance.

Una nonna, una madre e una figlia: tre generazioni di donne sono al centro di questa saga famigliare brasiliana che si svolge sull'arco di 59 anni. Nel 1910, Áurea e sua madre Maria sbarcano a Maranhão, nel mezzo del deserto di sabbia del Nord del Brasile. Quando muore suo marito, Áurea è incinta. Sola con sua madre e la bambina appena nata (che chiamerà Maria), Áurea vive nella casa delle dune, una prigione di sabbia. La giovane Maria si ribellerà contro la solitudine della loro esistenza lanciandosi verso una vita disordinata…

Il vero protagonista di questo film del giovane regista brasiliano Andrucha Waddington (già autore di Eu Tu Eles, 2000) è il deserto: muto ma onnipresente, persino nel titolo, a ricordarci la sabbia che si incolla ai nostri piedi dopo una passeggiata sulla spiaggia… È il nemico, il seviziatore. È infinito e atemporale. Le generazioni si succedono ai suoi piedi, ma egli rimane immutabile.

• (da una scheda della trigon-film)