Donne allo specchio
L'occhio delle donne
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
MARZO 2007
UN ANGELO ALLA MIA TAVOLA
Nuova Zelanda/Australia/Gran Bretagna - 1990

Regia: Jane Campion; Sceneggiatura: Laura Jones, Janet Fram; Fotografia: Stuart Dryburgh; Montaggio: Veronika Jene; Musica: Don McGlashan; Scenografia: Grant Major; Interpreti: Kerry Fox, Alexia Keogh, Karen Fergusson, Iris Chum, Kevin J. Wilson, Melina Bernecker; Produzione: Bridget Ikin, Grant Major, Australian Broadcasting Corporation, Channel Four Films, Hibiscus Films.
35 mm, colore v.o. st. t. 158 min.

Janet Frame la maggiore scrittrice neozelandese, che, per una diagnosi sbagliata di schizofrenia, patì 7 anni di manicomio e 200 elettroshock e si salvò dalla lobotomia grazie a un premio letterario ottenuto la vigilia dell'intervento. Basato sull'autobiografia (1983-85) in 3 parti (Nella tua terra, Un angelo alla mia tavola, L'inviato di Mirror City), della stessa Janet Frame, con l'adattamento di Laura Jones, è un'opera che, dopo Sweetie (1988) e prima dell'acclamato Lezioni di Piano (1993), fa di J. Campion una delle cineaste emergenti degli anni 90.
“Film sulla letteratura, ma non letterario, notevole per la forte fisicità della scrittura, l'acume psicologico senza concessioni allo psicologismo, l'arte del suggerire soltanto i passaggi esplicativi, la capacità di mostrare i grandi spazi, il rifiuto del binomio romantico di genio e follia. Leone d'argento a Venezia nel 1990.”
Il Morandini. Dizionario dei film 2006, Laura, Luisa e Morando Morandini, Zanichelli Editore, Bologna, 2005

Terza di 5 figli, Janet Peterson Frame (Dunedin 1924 - Dunedin 2004), malata di solitudine e timidezza, condannata all'incomprensione e all'isolamento perché troppo differente, si esilia in un suo mondo interiore. Nel 1951, una raccolta di sue novelle, La laguna e altre storie, pubblicate da un amico le valgono un premio che la salverà da una lobotomia programmata per il giorno successivo.
Il suo primo romanzo, Gridano i gufi, esce nel 1957. Nel frattempo Janet Frame si trasferisce a Londra. Il suo secondo romanzo, Dentro il muro, (1961) narra con un linguaggio poetico la follia e il mondo ospedaliero. Seguono nel 1963, Giardini profumati per i ciechi, e la sua autobiografia in 3 volumi Un angelo alla mia tavola. Nello stesso anno, alla morte del padre, si trasferisce in Nuova Zelanda e soggiornerà per qualche tempo negli Stati Uniti. Nei suoi romanzi Janet Frame passa dall'esplorazione del mondo interiore a quella del mondo esteriore.. In tutto pubblica 11 romanzi, 5 raccolte di novelle e una raccolta di poesie. Nel 2003 è candidata al premio Nobel e l'anno seguente muore a 80 anni di leucemia.
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