• Marcel Schüpbach, 2006
  Sceneggiatura: Marcel Schüpbach; fotografia: Denis Jutzeler; montaggio: David Monti; suono: Christophe Giovannoni; musica: Michel Wintsch; produzione: CAB Productions SA, Jean-Louis Porchet, Lausanne.
  35mm, colore, v.o. francese/inglese, sottotitoli tedeschi e francesi, 100’
  Nomination per il miglior documentario al Premio del cinema svizzero 2007.

Nel cuore del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, una donna si batte per ottenere l’arresto degli ultimi criminali di guerra ancora latitanti. Si chiamano Ratko Mladic, Radovan Karadzic o Ante Gotovina. Lei è Carla Del Ponte. Per la prima volta una macchina da presa penetra dietro le quinte del TPI e segue giorno dopo giorno il lavoro della procura. Dall’Aia a New York, passando per Belgrado, Zagabria, Lussemburgo o Washington. In un clima di caccia all’uomo e di partita di poker. Tra verità e menzogne, tentativi di pressione, false notizie, successi, speranze deluse. Durante questo tempo in Bosnia, dieci anni dopo i fatti di Srebrenica, delle donne aspettano che sia fatta giustizia. Sono sopravvissute al massacro e si interrogano. Si può ancora credere alla giustizia internazionale? Oppure questa dipende solo dalla politica?

• Marcel Schüpbach è nato nel 1950 a Zurigo. Studi di lettere a Losanna. Partecipa come tecnico (fotografia e montaggio) a una trentina di film. Dal 1971 è regista indipendente. Dopo il 1984 realizza una quindicina di reportages per i servizi di informazione della TSR.
  Ha realizzato i cortometraggi Murmure (1971), La semine de 5 jours (1972), Claire au pays du silence (1974), Lermite (1979), Andomia (1980); i documentari Chacun pour l’autre (1994), B comme Béjart (2001), Les hommes du tunnel (2004); e i lungometraggi di finzione L’allégement (1983), Happy End (1987) e Les agneaux (1995).