INGMAR BERGMAN
parte seconda: Gli anni sessanta
CIRCOLO DEL CINEMA DI BELLINZONA
settembre 06 - maggio 07
L’OCCHIO DEL DIAVOLO
Djävulens öga, Svezia 1960
  • Sceneggiatura: Ingmar Bergman, dalla commedia radiofonica Don Juan vender tilbage (Ritorna Don Giovanni) di Oluf Bang; fotografia: Gunnar Fischer; montaggio: Oscar Rosander; musica: Eric Nordgren (estratti da Domenico Scarlatti eseguiti da Käbi Laretei); interpreti: Jarl Kulle, Bibi Andrersson, Stig Järrel, Nils Poppe, Gertrud Fridh, Sture Lagerwall, Günnar Björnstrand, Georg Funkquist, Gunnar Sjöberg, Axel Düberg; produzione: Allan Ekelund per Svensk Filmindustri.
  • 35mm, bianco e nero, v.o. st. f/t, 86’

 

  Per far perdere la verginità a Britt Marie (Andersson), una ragazza che sta per sposarsi, Satana (Järrell) manda sulla terra un suo affascinante emissario, Don Giovanni (Kulle): ma la missione fallisce perché costui, innamorato della fanciulla, non vuole più sedurla.

Dalla commedia radiofonica Ritorna Don Giovanni di Oluf Bang, un “rondò capriccioso” che in chiave di divertissement tocca temi e figure tipicamente bergmaniani (c'è persino un pastore in crisi, preludio di Luci d’inverno). Il mito dell’eterno seduttore presentato da Björnstrand, attore-narratore del film nonché alter ego di Bergman, subisce un’interessante metamorfosi (“dall’ideale estetico della vita Don Giovanni esce con un salto che lo porta nella vita etica”), ma L’occhio del diavolo si perde in dialoghi eccessivamente verbosi e didascalici per il tono leggero e grottesco dell’insieme. Il titolo deriva da un proverbio irlandese, come si legge nella didascalia d’apertura: “La verginità di una giovane è come un orzaiolo nell’occhio del diavolo”.

Questo film ha molte lacune, perché in effetti si tratta di una pièce di teatro, e di una pièce di teatro assai mediocre (…) Trovo che L’occhio del diavolo  è scucito, molle, perlomeno nella sua forma. Non voglio dire con questo che mi vergogno di averlo fatto, ma è stato il compimento di una serie di errori e di malintesi. Fa parte di quei film per i quali non ho un affetto particolare.(2)